Intervento di L. Binelli dopo la revoca delle deleghe a C. Ferrari
“Sono rimasto allibito ed esterrefatto, oltre che mortificato. Sono stato fra i fondatori del PATT qui a Pinzolo, tesserato da 44 anni, e posso garantire che noi siamo stati sempre di parola con tutti gli alleati con cui abbiamo amministrato il paese. E proprio per questa correttezza ci siamo guadagnati le simpatie di tante persone. Il comportamento del sindaco, un comportamento vergognoso e bambinesco, nei confronti di Carola Ferrari, per di più supportato dal nostro segretario provinciale Ugo Rossi, ci ha scosso ed indispettito.La Carola, da assessore alla cultura nelle ultime due mezze legislature ha sempre dato una mano robusta a William Bonomi, ed è stata apprezzata da tutti. E’ stata la punta di diamante della nostra sezione. Con lei, che ha ottenuto ben 96 consensi, siamo passati da 158 voti a 184 nella precedente consultazione e nella recente tornata da 184 a 222, pari all’11% dei votanti complessivi. Se Bonomi ha vinto le elezioni con il 57% dei voti lo deve anche a noi e a Carola Ferrari, a quell’11 per cento.. Nell’ultima consigliatura con 184 voti, eravamo rappresentati in municipio da Carola Ferrari, assessore alla cultura, e da Matteo Campigotto, presidente del consiglio. In questa, dove abbiamo ottenuto un incremento del 20 per cento di consenso, il sindaco ci ha penalizzato dandoci un solo assessore, per di più scelto da lui d’accordo con Ugo Rossi, e non da noi. A Carola il 3 giugno aveva concesso, bontà sua, due deleghe: i rapporti con coro, banda e università della terza età, e con il Piano giovani di valle. Il giorno 15 gliele ha revocate. Un affronto che da vecchio fondatore del PATT mi fa sentire tradito ed umiliato. Desidero ribadire il comportamento bambinesco e vergognoso del sindaco, carica che andrebbe rivestita da persone responsabili e rispettose delle indicazioni dei cittadini, da uomini di buon senso, capaci di ascoltare, di confrontarsi, di mettersi in discussione e di mediare”.
Luciano Binelli[/A_CAPO]