Ricerca nell’acqua termale di Comano: il plauso dell’amministrazione provinciale
I complimenti del vicepresidente Mario Tonina e degli assessori Stefania Segnana e Roberto Failoni
Ricerca nell’acqua termale di Comano: il plauso dell’amministrazione provinciale
E’ di questi giorni la notizia che un microrganismo scoperto e descritto dall’Università di Trento nell’acqua termale di Comano, dal nome Mezorhizobium comanense, presenta un’importante attività antinfiammatoria con applicazioni nel trattamento delle malattie allergiche della pelle come psoriasi e dermatite. La ricerca volta a studiare le comunità microbiche (il microbiota) dell’acqua termale, che era stata presentata lo scorso anno presso la Provincia, è promossa dall’Istituto G.B. Mattei per la ricerca in idrologia medica e medicina termale di Comano in partnership con il Dipartimento di Biologia cellulare, computazionale e integrata Cibio dell’Università di Trento. E proprio in questi giorni Terme di Comano ha depositato la domanda di brevetto di questo microrganismo: la sua importante attività antinfiammatoria sarà il punto di partenza per nuovi prodotti dermocosmetici per il trattamento di psoriasi, dermatiti e altre problematiche della pelle.
Alla notizia non è mancato il plauso dell’amministrazione provinciale, da parte del vicepresidente e assessore all’ambiente Mario Tonina, nonché dagli assessori alla salute Stefania Segnana e al Turismo Roberto Failoni.
“Già durante la presentazione che si era tenuta in Provincia lo scorso anno avevo colto l’occasione per ringraziare tutti i soggetti che hanno investito in questa ricerca, supportata anche dalla Provincia che ha individuato specifiche risorse – è il commento del vicepresidente Tonina -, oggi possiamo dire di conoscere un po’ di più l’acqua termale, sappiamo quali comunità di microrganismi la popolano e soprattutto sappiamo che possiedono delle capacità antinfiammatorie. È una notizia importante per il nostro territorio, che contribuisce ad arricchire il patrimonio naturale del Trentino. È poi un risultato di cui va dato merito al dottor Mario Cristofolini, che da oltre sessant’anni, con straordinario impegno e passione, è a fianco delle Terme di Comano”.
“Che l’acqua termale di Comano avesse dei benefici effettivi nella cura delle malattie della pelle era un dato assodato – aggiunge l’assessore alla salute Segnana -, oggi finalmente abbiamo una base scientifica che ci dimostra l’azione antinfiammatoria di questi microrganismi. Sappiamo che il Cibio ha una ricerca in corso anche su altre acque termali del Trentino, i cui primi esiti sembrano andare in questa stessa direzione, non possiamo che essere soddisfatti di questa ricerca”.
“Siamo alla vigilia della riapertura dello stabilimento termale, che avverrà il 25 giugno – conclude l’assessore Failoni – questa notizia positiva non può che dare slancio al nostro turismo termale, dopo il lungo inverno e la pausa imposta dalla pandemia. E potrà consentire lo sviluppo di nuovi prodotti cosmetici dalle solide basi scientifiche”.