L’assessore Diego Binelli e il “suo” biolago alla Pineta
L’ha fortemente voluto e si è impegnato costantemente per buona parte del suo mandato. Ci riferiamo a al biolago Pineta e a Diego Binelli, assessore ai lavori pubblici di Pinzolo nonché parlamentare della Lega. Molti gli ostacoli che ha dovuto superare: l’acquisizione dell’area, la scelta della tipologia di area balneabile, la variante in corso d’opera e, da ultimo, la pandemia. La ditta appaltatrice (Salvadori Felice di Bagolino) non era infatti trentina ed ha potuto riprendere i lavori solo dopo uno stop forzato di alcuni mesi. Ma ora l’assessore ci è apparso particolarmente soddisfatto del risultato e dell’apprezzamento di tutti. Forse una normale piscina scoperta sarebbe costata di meno ma non si sarebbe così bene inserita in un contesto suggestivo come la Pineta di Pinzolo. E poi le dimensioni decisamente superiori a una normale piscina. Per dare un’idea, quella di Spiazzo Rendena (25×12 m + una vasca per bambini 10×4 m) ha una superficie di complessiva di soli 340 metri quadrati, ben poca cosa rispetto ai 3.200 metri quadrati della piscina biologica di Pinzolo (con quasi 5.000 metri cubi di acqua).
La caratteristica principale del Biolago è però l’assoluta naturalità nella depurazione delle acque, in quanto non si utilizza cloro ma un metodo basato sull’azione di particolari piante acquatiche e sull’impiego di altri materiali naturali come varie tipologie di argilla. L’ultima fase del processo di purificazione è garantita inoltre dai raggi ultravioletti. Grazie all’immissione dell’acqua filtrata e depurata, ma più calda, senza quindi la necessita di torrente in entrata e in uscita, viene garantita una temperatura più gradevole per il bagno.
E lo straordinario afflusso di persone, sia turisti che residenti, dei primi giorni di apertura è la dimostrazione di quanto quest’opera sia stata attesa per decenni: ieri sono stati superati i 600 ingressi giornalieri!