Dialogo tra un ‘Comunitario’ e un ‘Non so’!

di Lucio Binelli

Lo sai che il 24 ottobre ci saranno le elezioni a suffragio universale dei 3/5 dell’Assemblea della Comunità di Valle.

Ah davvero? Bella roba!

Come, scusa?

No, no, no e poi no! Non ne voglio sapere! Non ci voglio entrare! Lasciami fuori!

Ma come?I cittadini della Comunità di Valle delle Giudicarie sceglieranno democraticamente i loro rappresentanti che guideranno l’Ente eleggendoli con le stesse modalità che si applicano nei Comuni con più di 3000 abitanti per eleggere il Sindaco, e tu dici “Bella roba?” con quel tono?

Non hai appena detto che voteranno per eleggere i 3/5 dei rappresentanti? E gli altri 2/5?

Li nominano i singoli Comuni.

Beh allora come fai a stupirti se mi sembra poco astuto che un’Assemblea che, a quanto si racconta, dovrebbe gestire servizi importanti sia messa insieme con modalità così demenziali!

Cioè?

Chi vincerà la “democratica” elezione del 24 ottobre sarà Presidente e avrà il premio di maggioranza che gli è garantito dalla legge elettorale: potrà contare sul 60% dei seggi a disposizione.

Esattamente. Così si garantisce la governabilità.

Ma il 60% di 3/5 corrisponde al 36% dei 5/5 e quindi, se il Presidente non stringe accordi saldi con gli altri i 2/5 (quelli nominati dai Comuni), rischia di “stare come d’autunno sugli alberi le foglie”! (probabilmente è proprio per questo che hanno scelto la data del 24 ottobre per queste elezioni).

Solo che per stringere accordi saldi con quei 2/5 dovrà fare concessioni importanti ad ognuno di loro o per lo meno alla maggior parte di loro e ti immagini quale potrà essere il risultato?

Ma figurati! Questa legge è stata fatta per avvicinare la politica al territorio, quindi ci avranno pensato, no? Oltre tutto la Provincia trasferirà a questo nuovo Ente molti poteri…

Questa legge è stata fatta per sottrarre autonomia ai Comuni e porli sotto il controllo dei partiti!

Con la Comunità di Valle, così come è concepita, non una funzione passerà dalla Provincia all’Ente intermedio, neanche una!

Al contrario, molte funzioni oggi autonomamente svolte dai singoli Comuni saranno obbligatoriamente trasferite da questi ultimi alla Comunità.

Altre potranno essere trasferite volontariamente dai Comuni alla Comunità.

Nessuna funzione, nemmeno la meni importante ed in nessun caso, sarà trasferita per effetto di questa legge dalla Provincia alla periferia.

In sostanza è un primo passo verso un’unificazione forzata di Comuni imposta dall’alto.

Ma come? Ma se l’Assessore Gilmozzi ci ha spiegato la Legge nei minimi dettagli e ci ha detto tutt’altro!

Ma quel Gilmozzi è lo stesso che qualche anno fa, per arginare la speculazione edilizia, ha varato quell’altra Legge, che porta il suo nome, annunciandone le conseguenze mesi prima e scatenando in tal modo quei fenomeni speculativi che diceva di voler arginare?

Allora, se è lui a garantire, possiamo proprio stare tranquilli!

Eppure molti Comuni se non fosse per i trasferimenti della Provincia, non riuscirebbero nemmeno a pagarsi i servizi essenziali…

Prima di tutto i soldi che la Provincia trasferisce ai Comuni sono soldi pubblici e la Provincia non fa altro che passarli ai Comuni per le loro necessità (a tutti i Comuni, grandi e piccoli).

Non è, pertanto, un’atto caritatevole il trasferimento di fondi ai Comuni ma è un’equa distribuzione di risorse pubbliche ad Enti territoriali che hanno dignità Costituzionale (a differenza delle Comunità di Valle).

E poi, anche se fosse vero che con l’Istituzione della Comunità di Valle si risparmiassero risorse

(e dubito fortemente che sia così, anzi… sono certo del contrario) che fine farebbero quelle risorse? Sarebbero probabilmente sprecate in malo modo per finanziare opere assurde come il collegamento funiviario tra Pinzolo e Campiglio (che nulla ha a che fare con la mobilità alternativa) o come il polo scolastico di Campiglio (dove si contano meno di cinquanta alunni dalla prima elementare alla terza media)!

E ti risparmio il lungo elenco di altre costose “idiozie” finanziate qua e là con denaro pubblico.

Eppure il fatto che i rappresentanti della Comunità saranno gente di qui, che avremo sott’occhio tutti i giorni non mi sembra così negativo…

In una Comunità di 39 Comuni, come quella delle Giudicarie, è evidente che la possibilità di mettere insieme una lista “civica” come quelle che vengono fatte nei singoli Comuni per sostenere un Sindaco, è remotissima. Quindi ci saranno soltanto, o prevalentemente, liste di partiti.

Ma le segreterie dei partiti sono a Trento e quindi i referenti di chi sarà eletto Presidente, chiunque sia, saranno a Trento. Alla faccia dell’avvicinamento della politica al territorio.

E quando inevitabilmente faranno quello che gli verrà imposto da Trento, anziché quello che gli chiederanno i residenti, allargheranno le braccia come a dire: “ubi major….”

E noi cosa ci potremo fare?

Quindi quando dicevi: “no, no, no e poi no!” intendevi dire che non andrai a votare?

Veramente io intendevo più che altro segnalare quanto pericolosa, dannosa, se non devastante sia la portata di questa legge… anche se chi ha interessi particolari da tutelare fa finta che sia una riforma epocale! Certo…

se ci fosse qualcuno che candida da Presidente con un punto solo di programma:

Se io sarò il Presidente, non farò altro che adoperarmi a tutti i livelli per la soppressione di questo Ente o perlomeno per il suo “congelamento” fino a che non sarà possibile abrogare o rivedere radicalmente la legge che lo istituisce perchè così com’è rappresenta soltanto l’ennesima occasione di uno spreco di risorse (ovvero soldi pubblici che saranno buttati nel cesso)”…

Se ci fosse un candidato così, dicevo, andrei a votare di corsa e suggerirei a chiunque incontrassi di fare altrettanto, ma dubito che ci sarà qualcuno che si proporrà di sedersi su un comodo e molto ben retribuito ramo, allo scopo di segarlo!

L’ipotesi di non votare è di conseguenza l’unica che mi sembra seria.

L’astensionismo non riuscirà a cambiare le cose, tuttavia se andassero a votare diciamo il 40% degli aventi diritto chi vincerà rappresenterà poco più del 20% degli elettori…

Dovrebbe avere un bel muso, chi vincerà, a gonfiare il petto.

Se non sarà un incosciente, potrebbe almeno avere un po’ di vergogna e limitare al minimo l’attività, e quindi i danni, prodotti da questo Ente.

Forse in quel caso, ma sottolineo il forse!, la Provincia sarebbe indotta a ripensare, modificandola radicalmente, la Legge istitutiva delle Comunità di Valle.

E non tanto o non solo per quanto riguarda la scelta dell’ambito geografico, ma proprio per quanto riguarda la filosofia di fondo.

Quindi se tu fossi un esponente di spicco di un Partito cosa diresti di fare ai tuoi iscritti o simpatizzanti?

Gli organizzerei per il 24 ottobre, una bella festa con castagne e mosto, a distanza di sicurezza dalle urne, e spiegherei loro che il nostro Partito non si rende complice di un misfatto come quello che sarà perpetrato quel giorno…

Ti rendi conto che è più facile che il famoso cammello passi per la cruna dell’ ago…

E allora? Sono stufo di seguire la strada del “scegliamo il meno peggio” o “se non ci saremo noi lasceremo il campo ad altri”, o “chi non partecipa ha sempre torto” ed altre simili baggianate che oltre ad essere figlie degeneri del qualunquismo più bieco, producono da decenni danni copiosi…

Si ma intanto…?

Ormai sono abituato a vedere gente che con largo anticipo denuncia le nefandezze che si stanno commettendo senza essere creduta (come succedeva alla vecchia Cassandra…).

E sono abituato anche (quando le cose saranno inevitabilmente andate come si temeva) a sentire un mucchio di gente, muta o compiacente fino a quel momento, alzarsi e gridare: “L’avevo detto io…”.

Così va il mondo… per cui io, intanto, sto fermo e aspetto…

Auguri, allora…

Di auguri ne hai più bisogno tu, e tutti quelli che pensano che la Comunità di Valle sia una cosa seria, credimi.

Perché vi sarà difficile, un domani, poter dire che non c’eravate o se c’eravate dormivate… come stanno facendo molti ex amministratori che si accorgono solo oggi della nefandezza che ieri avevano sostenuto entusiasti. Perché, oltre al danno la beffa, quelle Amministrazioni, quei Consigli Comunali che avevano tanto sproloquiato di identità comune, culturale e sociale, delle Giudicarie United, oggi si rendono conto che, come il Marchese del Grillo, dal 25 ottobre ci sarà chi gli dice:

“ Io sono io, e voi non siete un cazzo!” E, soprattutto, si rendono conto che non sarà una fanfaronata: sarà così davvero! E la funzione dei Sindaci dei piccoli Comuni, pian piano si ridurrà a firmare le Carte d’Identità, null’altro potendo decidere del loro territorio, di come organizzarlo, tutelarlo o utilizzarlo: quelle saranno decisioni prese altrove in sedi dove loro non avranno alcuna voce in capitolo! Peccato che nonostante lo abbiano capito, non siano assaliti dal rimorso delle occasioni perdute! Quindi auguri a te, comunitario convinto!

Perché dici così? Sei davvero sicuro che io andr0′ a votare il 24 ottobre?

Vedi tu…