Antonio Caola, nuovo presidente del Parco
p ALIGN=”JUSTIFY”>Antonio Caola, 47 anni, di Pinzolo, con 58 voti (7 schede bianche e 1 nulla), dalle 19 di venerdì è il nuovo presidente del Parco Naturale Adamello Brenta, eletto dal Comitato di gestione che gli ha accordato la sua fiducia affidandogli il futuro dell’Ente nei prossimi cinque anni. Michele Cozzio, uno dei tre componenti del Comitato di gestione espressione del Comune di Spiazzo Rendena, ha pure presentato la propria candidatura, ma una volta illustrate le linee programmatiche l’ha ritirata proponendosi come componente di Giunta.
Caola, la cui candidatura è stata introdotta dal primo cittadino di Bocenago Walter Ferrazza che ha parlato a nome di tutti e dodici i sindaci della Val Rendena, ha prima incassato l’appoggio verbale di Pietro Leonardi sindaco di Tuenno, quindi presentato il programma e proposto la sua squadra di Giunta, composta da nove membri, poi risultati tutti eletti: Gilio Ceranelli (40 voti, di Ragoli; supplente Michela Simoni di Montagne), Giovanni Ghezzi (41 voti, di Breguzzo; supplente Alan Pellizzari di Daone), Roberto Gusmerotti (39 voti, di Comano Terme; supplente Monica Mattevi di Stenico), Silvano Maestranzi (42 voti, di Giustino; supplente Ivano Rambaldini di Carisolo), Gilberto Masè (41 voti, di Strembo; supplente Alberto Ongari di Pelugo), Marco Odorizzi (49 voti, di Tuenno; supplente Romina Menapace di Tassullo), Ivano Pezzi (54 voti, di Campodenno; supplente Nadia Demarco di Sporminore), Rodolfo Pozza (42 voti, di Spormaggiore; supplente Clara Campestrin di Molveno) e Giuseppe Scrosati (38 voti, di San Lorenzo in Banale; supplente Gianluca Gregori di Dorsino).
Oltre a questi hanno presentato la propria candidatura, ma sono rimasti esclusi, anche Zeffirino Castellani (16 voti), presidente delle Regole Spinale Manez, Massimo Ferrazza (17), rappresentante delle Asuc della Val Rendena e di Stenico, Raffaella Masè (12) di Strembo (espressione dell’opposizione consiliare) e Michele Cozzio (16).
Ivano Pezzi del Comune di Campodenno è stato eletto vicepresidente.
Antonio Caola, nel presentare il proprio programma, ha riconfermato la continuazione dei progetti in essere (Carta europea del turismo sostenibile, Geoparco…) e puntato su quattro assi strategici: “Tutela del territorio e qualità”, “Cultura da Parco”, “Economia e occupazione”, “Partecipazione e condivisione”, sottolineando soprattutto quest’ultimo aspetto. “Intendo lavorare sulla costruzione di un senso di appartenenza al Parco – ha detto – organizzando almeno due conferenze dei sindaci all’anno e promuovendo una Giunta itinerante per favorire il confronto con le amministrazioni comunali”.
Michele Cozzio ha invece evidenziato “come il Parco abbia fatto molto, ma sia anche il momento di immettere nell’Ente una visione e un’energia nuove. La mia disponibilità a candidare – ha spiegato Cozzio – non è stata voluta dai sindaci della Val Rendena, e anche sollecitato dal mio sindaco ritiro la proposta di candidatura alla carica di presidente”.
Tra gli interventi di venerdì quello di Walter Ferrazza, sindaco di Bocenago, che ha osservato: “In questi anni il Parco ci ha insegnato a rispettare e valorizzare le bellezze del nostro territorio. Per noi sindaci rendenesi Antonio Caola rappresenta la continuità rispetto al buon lavoro fatto fino ad oggi”. E di Pietro Leonardi, sindaco di Tuenno: “Alla fine abbiamo trovato l’accordo su Caola, ma prima di votare intendo chiarire la posizione della mia Amministrazione. Penso che i grandi progetti vadano bene e debbano andare avanti, quello che deve cambiare è il rapporto del Parco con i Comuni e le associazioni che vivono il territorio. Occorre trasformare questo rapporto, andare sul territorio e sviscerare i problemi, altrimenti si creano conflitti, confusione e anche tensione”.
Ad inizio assemblea il commiato di Antonello Zulberti: “Sono l’ultimo superstite degli amministratori del 1988, l’anno in cui il Parco è stato istituito, ed è giunto il momento di lasciare. Non ho rimpianti, sono stati quindici anni, quelli da presidente, importanti e improntati alla dialettica con i Comuni, ma sempre con la volontà di risolvere le questioni. Ringrazio il mio vicepresidente Paolo Ciardi, che è stato un grande appoggio oltre che un grande amico e ha fatto sì che molti progetti venissero portati avanti, i funzionari provinciali, la struttura operativa del Parco, costituita in gran parte da gente giovane, garanzia per il futuro di questo Ente, e i direttori Arrigo Franceschi e Claudio Ferrari che ha fatto fare al Parco il salto di qualità”.
Da parte sua il direttore Claudio Ferrari, al quale il primo ottobre è stato affidato l’incarico speciale per il coordinamento delle aree protette trentine e per la valorizzazione delle Dolomiti Unesco, che lo vedrà presto impegnato in Provincia, ha affermato che dirigere per dieci anni il Parco Naturale Adamello Brenta è stato un privilegio che lo rende particolarmente orgoglioso.