Mavignola: i 96 anni di padre Ermete
I suoi 96 anni padre Ermete sabato scorso ha voluto festeggiarli a Carisolo al ristorante dell’Antica segheria” con un pranzo offerto ai suoi amici più cari fra i quali non poteva mancare la fedele perpetua Stella Vidi, che lo accudisce ormai da 40 anni. La scelta del locale non è stata casuale; ha inteso essere una testimonianza di solidarietà e una dimostrazione di affetto verso Dario Polli, il proprietario, purtroppo ancora a Trento, dove sembra destinato a rimanere almeno fino a fine mese. Padre Ermete ha familiarità con Dario e nutre molta stima nei suoi riguardi, oltre che per i suoi congiunti. Nato a Cloz il 5 aprile 1912, ultimo di 11 figli, con ben 52 nipoti, due dei quali erano venuti per l’occasione a complimentarsi con lui, Lino Rauzi – questi i suoi dati anagrafici – lo scorso anno celebrò i 70 anni di sacerdozio e i 60 di residenza a Sant’Antonio di Mavignola, di cui è parroco dall’istituzione della parrocchia. Vi era arrivato nell’immediato dopoguerra per un breve soggiorno destinato a curare le sue magagne fisiche (soffriva di reumatismi e si era procurato anche un esaurimento nervoso). Invece ci è rimasto per tutta la vita. Così ha voluto il destino. Persona di notevole cultura – (da giovane aveva avuto ambizioni letterarie coltivate a livello universitario in Svizzera, cui aveva dovuto rinunciare appunto per problemi fisici) – amante della natura, appassionato di caccia e di pesca (attorno alle sue “performances” venatorie sono fiorite numerose leggende), ha trovato nella piccola comunità della frazione la sua famiglia. Che ha consigliato, assistito, e ripreso anche, come si addice a un padre, all’occorrenza con memorabili “discorsetti” dal pulpito. Intelligente, arguto, generoso, si è fatto benvolere da tutti, sopportando e facendosi anche sopportare. Perché il suo carattere non è proprio di quelli facili. Ha un debole per gli alpini, dei quali è cappellano militare. Non trascura di partecipare alle loro cerimonie, anzi è sempre lui a celebrarne i riti del 4 novembre e nelle altre ricorrenze. E naturalmente continua ad esercitare la sua funzione di parroco in paese, un impegno non da poco considerata l’età. “Ma l’età è quella che uno si sente dentro. Non quella anagrafica!”. Lui si sente ancora giovane e attivo. Auguri padre Ermete!