Ensemble ARS SUAVIS – Concerto di Musica Corale Sacra
L’ ensemble “Ars Suavis”, diretto da Rudy Parisi è un gruppo vocale a progetto(composto da venti ragazzi provenienti da tutto il trentino), presenta un viaggio musicale dal XVI al XVIII secolo.
Partendo dalla scuola romana, conservatrice e legata al linguaggio contrappuntistico di Palestrina ascolteremo musiche dello stesso Palestrina, da Victoria e Alessandro Scarlatti.
Più innovativa ed aperta a nuove soluzioni sonore e timbriche appare la scuola veneziana con Giovanni Gabrieli, Schutz e Monteverdi.
Per quanto riguarda la musica contemporanea verranno proposte composizioni inedite di musicisti trentini (Fabio Bonatti, Mattia Culmone e Fabio Conti) e brani di Chilcott,Whitacre e Lauridsen.
Concerti Proposti:
8 Luglio 2011 – ore 21.00 Chiesa parrocchiale S. Antonio di Mavignola – Organizzato in collaborazione con Pro Loco S.Antonio di Mavignola
10 Luglio 2011 – ore 21.00 Trento – Badia S. Lorenzo
16 Luglio 2011 – ore 21.00 Pelugo – Chiesa Cimiteriale di S.Antonio
“La scuola romana e veneziana e la musica del XXI° sec.”
La prima parte è dedicata alla polifonia della scuola romana e veneziana nel XVI e XVII secolo. A Roma nella seconda metà dell ‘500 fu attivo Tomas Luis da Victoria del quale eseguiremo Ne timeas Maria, mottetto tratto dal vangelo di Luca sul tema dell’annunciazione a Maria; il mottetto Tu es Petrus di Giovanni Pierluigi da Palestrina, chiaramente antifonale, è basato sull’alternanza di due gruppi vocali: il testo proviene direttamente dalle parole di Gesù che lascia il suo ministero nelle mani dell’apostolo Pietro.
Questi autori influenzeranno per più di un secolo tutti i compositori attivi a Roma in ambito sacro, fra questi Alessandro Scarlatti che scrisse una serie di mottetti per Ferdinando de’ Medici, da questa raccolta proponiamo Exaltabo te Domine.
In ambito veneziano uno dei massimi esponenti di quello che viene definito lo “stile policorale veneziano” è Giovanni Gabrieli; questo stile si sviluppò anche grazie alle forme architettoniche della cattedrale di S. Marco che bene si adattavano ai giochi di eco e contrasti sonori grazie anche all’uso di complessi strumentali. Di questo autore proponiamo uno Jubilate Deo a 8.
Anche Claudio Monteverdi, conosciuto più per la produzione profana ed operistica, lavorò a Venezia come maestro di cappella a S. Marco e scrisse una raccolta di mottetti a cappella fra cui un Cantate Domino a 6; Heinrich Schutz invece compì una personale sintesi fra lo stile del suo maestro Giovanni Gabrieli e la scuola scuola franco-fiamminga: eseguiremo Die Himmel Her Zahlen una parafrasi del salmo 18 (I cieli immensi cantano del grande Dio la Gloria).
La seconda parte del concerto è dedicata alla musica corale dei nostri giorni, con i compositori trentini. Di Fabio Bonatti proponiamo il Kyrie e l’Agnus Dei dalla „Missa brevis“ basata sull’alternanza soli/tutti di chiara derivazione liturgica; di Mattia Culmone eseguiremo una intima e raffinata Ave Maria mentre di Fabio Conti canteremo un Gloria.
Eric Whitacre è molto conosciuto per le sue composizioni corali, caratterizzate da scale diatoniche, clusters, sezioni aleatorie. Uno dei capolavori che vi presentiamo sono i „5 Hebrew Love song’s“ su un testo originale in ebraico, con accompagnamento di pianoforte e violino: nei quali si identifica chiaramente lo stile di questo giovane compositore statunitense.
Dirait-on fa parte della produzione corale di Morten Lauridsen dedicata quasi interamente alla musica sacra. Il fascino della sua musica è dovuto ad una grande proprietà di linguaggio tecnico compositivo e ad una profonda conoscenza dello “strumento” coro, gli effetti coloristici dovuti alle strutture armoniche basate sui rivolti degli accordi sugli intervalli di quarta e di seconda creano un vero “effetto sospensione” caratteristica dominante di tutta la sua produzione.
“Se la religione fosse una cosa da poter comperare con il denaro, i ricchi vivrebbero e i poveri morirebbero. Taci bambino mio, non piangere. Lo sai che l’uomo è nato per morire e presto, tutte le mie sofferenze finiranno.”
Questo è il testo di una nanna calipso, originaria delle Bahamas: una madre sta confortando il suo bambino dal suo letto di morte. Una ninna nanna molto triste, ma un capolavoro di purezza e di intensità: nell’arrangiamento di Bob Chilcott, All my trials.
G. P. da Palestrina (1525-1594)
Te es Petrus
T. L. da Victoria (1548-1611)
Ne timeas, Maria
G. Gabrieli (1557-1612)
Jubilate Deo
C. Monteverdi (1567-1743)
Cantate Domino
A. Scarlatti (1660-1725)
Exaltabo te, Domine
H. Schutz (1585-1672)
Die Himmel erzahlen die Ehre Gottes
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M. Culmone (1986)
Ave Maria
F. Bonatti (1976)
Kyrie e Agnus dalla “Messa Brevis”
F. Conti
Gloria
E. Whitacre (1970)
Five Hebrew love songs
M. Lauridsen (1943)
Dirait-on
B. Chilcott (1955)
All my trials