Pianta tossica estirpata a Strembo
In località “Plaza Longa”, sopra l’abitato di Strembo e a sud di Madonna di Campiglio, è stata segnalata dal personale del Parco la presenza della pericolosa Panace Gigante o Panace di Mantegazzi (Heracleum mantegazzianum). Si tratta di una pianta erbacea infestante, pericolosa, tossica e invasiva di origine caucasica, messa all’indice in molti paesi del Nord Europa. Pierernesto Righi di Strembo, divulgatore naturalista ed esperto di serpenti, che da giorni segue l’evolversi della situazione spiega: «Non ci si deve allarmare, ma vista la forte pericolosità questa pianta non dev’essere toccata e non si deve entrare nella zona recintata, dove la Panace è stata estirpata dal personale provinciale munito di tute protettive».
La pianta è molto simile all’angelica, ombrellifera dal fiore bianco molto presente in Val Rendena e «per distinguerla, afferma Righi, basta valutarne l’altezza, l’Heracleum supera il metro e sessanta, ha gambo rossastro e foglie profondamente divise a 3 o 5 segmenti». L’importante è non toccare questa pianta «perché, afferma l’esperto, la sua linfa in associazione con le radiazioni ultraviolette forma dei radicali liberi fortemente tossici per le cellule della pelle. I sintomi sono arrossamenti simili a ustioni (fitodermatiti), rash e lesioni necrotiche anche persistenti, dovute al danno del Dna della pelle».
di Walter Facchinelli: Continua >>>
La Panace Gigante è stata importata in Europa alla fine del XIX secolo come pianta ornamentale. Può raggiungere i 2-5 metri di altezza (raramente 7 metri). Dal 1950, a partire dai giardini privati, la pianta si è diffusa ed inselvatichita insediandosi nei prati, sulle rive dei fiumi e nei luoghi incolti, sia in pianura, sia a quote più elevate.