La Verona dei canestri in ritiro a Pinzolo
La Verona dei canestri (Tezenis) è in ritiro a Pinzolo, ospitata Olympic di Pinzolo.
Un paradiso. Facile costruire la stagione in un posto come Pinzolo. Qui vengono tanti campioni, innamorati della quiete e dell’atmosfera di una località unica. Qui c’è appena stata l’Inter, qui c’è stata per tre anni di fila la Juventus e ancora prima il Milan. Anche la Scaligera Basket conosce bene queste montagne. Due fra le sue stagioni più gloriose sono nate proprio nella meravigliosa Val Rendena.
La Muller partì da Madonna di Campiglio nel 1999, prima di un campionato proseguito fino alla semifinale scudetto con la Fortitudo. Quello successivo, iniziato a Carisolo, consegnò a Verona la storica partecipazione all’Eurolega, con Henry Williams e Lou Bullock. Tutto perfetto anche stavolta, fra un’organizzazione impeccabile e scenari da favola, con quei prati verdissimi che fra qualche mese si trasformeranno in affollate piste da sci.
Adesso però a Pinzolo si suda e si lavora duro. Sarà così fino a sabato prossimo, quando la Tezenis tornerà a Verona e al PalaOlimpia, forte di energie e idee immagazzinate in questo superbo angolo di Trentino.
La Tezenis alloggia nel bellissimo Olympic Palace Hotel, in pieno centro a Pinzolo, che quest’estate ha ospitato l’intera struttura dirigenziale dell’Inter, compreso il presidente Massimo Moratti. «Tutto procede secondo i programmi – conferma Gigi Garelli, allenatore della Tezenis – stiamo lavorando per raggiungere una condizione accettabile già nella prima settimana. Bisogna intanto portare a regime i ragazzi dal punto di vista fisico, poi cominceremo un programma squisitamente tecnico. Pinzolo è molto bella, la location ideale perché ci consente di recuperare meglio gli sforzi e di lavorare anche all’aperto senza subire troppo il caldo. Le strutture poi sono eccellenti, come il palazzetto dello sport di Carisolo. Pinzolo ci ha accolto in maniera splendida».
«Pinzolo è un posto fantastico dove allenarsi e fare gruppo. Questo è il momento di lavorare. E tutto funziona nel migliore dei modi». Così si è espresso Antonio Porta, uno che in carriera ne ha viste tante, compreso un bronzo olimpico con l’Argentina.
