La gattina di Padre Ermete
“La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali”.
M. K. “Mahatma” Gandhi (1869 – 1948)
“Le affido la gattina Lucia (la chiamo così perché S. Lucia s’invoca per il male di occhi), una povera trovatella che ha problemi di occhi: io l’ho curata lavandole due volte al giorno gli occhi con acqua tiepida per levarle la cispa che le si forma di notte e poi una goccia per occhio del collirio…: mi sembra che questo le faccia bene e sia ben tollerato. È molto affettuosa e spero che nelle vostre mani si riprenda presto. Io sono un sacerdote francescano e accludo 10 euro per le prime cure. Ringrazio questa benemerita associazione che cura le creature di Dio”.
Con queste righe, scritte a mano, Padre Ermete Rauzi, parroco di S. Antonio di Mavignola, qualche anno fa affidava, con le lacrime agli occhi ad un camionista di passaggio, una gattina affinché la consegnasse ai volontari dell’A.P.A.G. di Tione.
Voleva saperla in mani sicure. Infatti, l’Associazione Protezione Animali delle Giudicarie, con sede a Tione, è il punto di riferimento per quanti hanno a cuore gli animali.
Un gesto tenero e di grande civiltà che ci dà una lezione importante: ci ricorda che anche gli animali sono creature di Dio.
In quanto esseri senzienti provano sentimenti: anche loro sanno cos’è la solitudine, la paura, la fame, la sete, il dolore, la gioia e l’amore per i loro piccoli.
I volontari dell’A.P.A.G. operano nel capoluogo delle Giudicarie ma ci sono soci e simpatizzanti negli altri paesi ed anche a Pinzolo.
Alcuni di loro fanno presente:
“In paese ci sono piccole colonie di felini formate da una decina di gatti. Le colonie si stabiliscono in luoghi dove hanno trovato un riparo e qualche ciotola di cibo a disposizione. Chi cura una colonia molto frequentemente assegna ad ognuno di essi un nome, come si farebbe con il proprio gatto di casa. Provvede alla sterilizzazione di maschi e femmine, per impedirne un’incontrollata proliferazione. Quando nascono dei piccoli viene fatto fare loro un controllo veterinario ed affidati a persone che desiderano avere un gatto in casa attraverso adozioni controllate”.
Purtroppo, molto spesso, la presenza dei gatti è mal tollerata. Vorremmo spezzare una lancia in favore di questi animali che a volte sono vittime di un vero e proprio “terrorismo”.
Innanzitutto sono creature bellissime; come disse Richelieu “Dio ha creato il gatto perché l’uomo potesse accarezzare una piccola tigre”.
Chi conosce i gatti sa quanto siano animali assolutamente puliti, pieni di dignità, indomabili per natura, perché nessuno è mai riuscito a far obbedire un gatto, ma assolutamente amabili e ottimi compagni di vita.
Altra credenza da sfatare che i gatti siano indipendenti, si sappiano arrangiare, si trovino il cibo da soli e via dicendo.
Ogni gatto sogna ed ha diritto di mangiare ogni giorno da una ciotola pulita, di avere un cuscino su cui dormire ed un posto caldo dove nascondersi quando fuori piove o fa freddo e, magari, di avere un amico umano che lo ami.
“Se sono affamati cacciano meglio i topi?” Falso.
Un gatto non ha bisogno di aver fame per cacciare i topi, li caccia comunque, fa parte del suo istinto predatorio.
“I gatti si affezionano?”
I gatti si affezionano alle persone ed alla casa, sono animali territoriali: ci sono parecchi racconti davvero commoventi di gatti che sono stati abbandonati ed hanno percorso anche distanze lunghissime per tornare alla loro casa, dai loro “padroni”, che se li sono ritrovati inaspettatamente fuori dalla porta.
I gatti, come i cani, percepiscono i nostri sentimenti, il nostro umore.
L’estensione dei loro sensi è diversa dalla nostra, ma se viviamo con loro abbiamo molte occasioni per rendercene conto.
I gatti randagi non si lasciano solitamente avvicinare dall’uomo e solamente se trovano cibo ritornano nei giardini.
Qualcuno lamenta l’odore che gli animali lasciano. Il gatto è un animale pulito, deposita i suoi escrementi in una buchetta che fa dove trova terreno smosso e subito ricopre. L’odore viene lasciato dal maschio per segnare il territorio con piccole spruzzatine di urina. Se il maschio viene sterilizzato questo fenomeno non si verifica più.
Qualche consiglio ai proprietari di gatti? Innanzitutto non abbandonateli. Fate sterilizzare maschi e femmine perché è un gesto di civiltà e non contro natura. I gatti randagi sono animali molto belli, non vanno temuti, sono una ricchezza del territorio e non creano problemi se controllati.
Se la gatta dovesse avere cuccioli e non è possibile tenerli cosa fare? Il Comune di Pinzolo ha istituito un servizio per gli animali oppure si può chiedere consiglio all’A.P.A.G.. E se qualcuno volesse un gatto? “Ci si può rivolgere all’A.P.A.G. che affida gatti controllati, con libretto sanitario e già sterilizzati.
E’ però accaduto che in questi ultimi mesi, sia a Pinzolo che nei paesi limitrofi, alcune colonie siano state decimate. Mancano infatti all’appello molti gatti che purtroppo sono stati sicuramente uccisi con metodi che ben conosciamo, ma che preferiamo non ricordare. Questi fatti sono un chiaro segno di crudeltà e inciviltà, avvenuti in pieno spregio alla normativa vigente che prevede pene severe in materia di maltrattamento di animali.
Legge 20 luglio 2004, n.189
Art. 544-bis. – (Uccisione di animali). – Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi (aumentata con L. n. 201 del 4 novembre 2010 da quattro mesi a due anni).
Art. 544-ter. – (Maltrattamento di animali). – Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro.
La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi.
La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell’animale.
Di fronte ad ogni forma di maltrattamento degli animali la nostra coscienza dovrebbe interrogarsi traendo insegnamento dalle parole di molti grandi uomini.
“Nessuno dovrebbe tollerare che vengano inflitte agli animali delle sofferenze e neppure declinare le proprie responsabilità. Nessuno dovrebbe starsene tranquillo pensando che altrimenti si immischierebbe in affari che non lo riguardano. Quando tanti maltrattamenti vengono inflitti agli animali, quando essi agonizzano ignorati per colpa di uomini senza cuore, siamo tutti colpevoli”.
Albert Schweitzer (1875-1965)
E per chiudere…
“La presenza di un gatto migliora il muro del giardino in estate ed il cuore quando il tempo è cattivo”.
J. Merkle Rilke
Insomma, davvero tante ragioni per amarli e rispettarli!
A nome del gruppo nascente “Amici degli animali Val Rendena”
Ermanno Salvaterra