Pinzolo: Premio solidarieta’ alpina
Questa mattina a mezzogiorno in punto nell’aula consiliare del municipio di Pinzolo Angiolino Binelli consegnerà a Tim Cochrane la Targa d’argento del Premio Internazionale della solidarietà alpina. Una cerimonia, o meglio un rito che si ripete ormai da 37 anni, e che ad ogni ricorrenza sembra arricchirsi di contenuti e di valori impensati nel riscoprire la spiritualità della gente di montagna, vecchia come il mondo, ma sempre capace di indicare alle nuove generazioni modelli di vita da imitare e da percorrere. L’evento è di quelli che fanno riflettere e scuote gli animi, anche per il clima, l’atmosfera e le suggestioni che vi si respirano. “Una vita spesa per aiutare il prossimo in difficoltà e per migliorare la qualità del soccorso” è la dedica incisa sulla targa. Che riassume l’impegno del premiato di quest’edizione. Si tratta di una figura leggendaria nel mondo del soccorso alpino, con un palmares di oltre 2.500 interventi e circa 1.600 persone portate in salvo in quarant’anni di attività da volontario. E’ il responsabile della stazione di Vail in Colorado e presidente della Mountain Rescue Association (MRA), il soccorso alpino degli Stati Uniti. Arrivato mercoledì sera a Pinzolo, giovedì ha voluto dare un’occhiata alle nostre montagne in compagnia di Walter Vidi; ieri mattina, in omaggio alla tradizione che vede il premiato incontrarsi con gli scolari e gli studenti delle scuole, la mattina è stato nel plesso scolastico di Pinzolo, il pomeriggio con gli alunni del centro scolastico di Caderzone. Dove ha presentato se stesso, la sua stazione e la sua località con delle diapositive e, con un film, documentato due soccorsi effettuati: il recupero di un aereo scomparso in quelle grandi distese di monti innevati e precipitato in una forra, ed un soccorso in valanga con i cani addestrati. Poi è stato preso letteralmente d’assalto dalle domande e dalla curiosità dei ragazzi. “Quando hai cominciato a fare soccorso?” – A vent’anni! “Cos’hai provato la prima volta che sei intervenuto?” – Dapprima una grande voglia di aiutare, di fare, una grande energia. A soccorso ultimato una grande tristezza! “Che cani adoperate?” – Pastori tedeschi e Labrador. “Ti è mai capitato di non sapere cosa fare durante un soccorso?” – Spesso alla partenza non sappiamo a cosa andiamo incontro, cosa troveremo. Ma una volta giunti sul posto in pochi secondi riusciamo ad organizzarci ed a provvedere. Siamo molto esperti ed attrezzati. Da noi per diventare soccorritore occorre aver fatto dei corsi attitudinali, aver frequentato scuole di formazione, superare test e prove di tanti tipi. “Quanti sono i tuoi compagni della stazione di Vail?” – siamo in 25! “In quali settori intervenite e quali sono i soccorsi più difficili?” – Intanto siamo sempre impegnati d’estate e d’inverno. Veniamo spesso chiamati ad aiutare scalatori su roccia, su cascate di ghiaccio, lungo i torrenti, dove si fa il rafting, ad aiutare anche cacciatori, poi alla ricerca di dispersi, quando cadono valanghe e in tante altre situazioni. Gli interventi più pericolosi sono quelli che facciamo con le valanghe, perché non è detto che mentre vai in aiuto a qualcuno non possano cadere altre slavine. “Avete portato in salvo anche animali? – si tanti, ma solo cani, neanche un gatto! La sera presso il palazzo della Protezione civile di Pinzolo ha suggellato il gemellaggio tra la sua stazione di soccorso alpino e quella di Pinzolo, che è stata la prima stazione in Italia, con scambio di doni ed una serata tutta particolare, cui sono intervenuti anche molti dei premiati delle edizioni precedenti, austriaci, rumeni, dall’Alaska, oltre naturalmente agli italiani.