I canti della Stella e del Presepio a Pinzolo
Del canto della Stella a Pinzolo ne parla nel 1887 lo scrittore etnografo Nepomuceno Bolognini (1823-1900): “ …Veniamo all’uso di girondolare pel paese con la stella nelle tre vigilie del Natale, del primo dì dell’anno e dell’Epifania. È proprio una stella che si porta attorno, ma fabbricata di carta grossolana, incollata su un fusto di legno, vuoto nell’interno ove vien posto e fermato un lumicino che la illumina tutta e la fa parer tale. Viene appesa in cima ad una lunga asta su di un perno, ha dei fronzoli pure di carta all’estremità dei raggi, un campanellino pure attaccato ad uno di questi e una cordicella ad un altro per farla girare, e così il campanello tintinna e avverte il suo avvicinarsi.” Negli ultimi 50 anni la tradizione del canto della Stella a Pinzolo è stata ripresa alternativamente da varie compagnie di giovani e dal coro parrocchiale. Da qualche anno si prendono cura di questa antica usanza, gli alunni delle classi quarta e quinta della scuola primaria, organizzati in Associazione Cooperativa Scolastica (si sono dati il nome “Piccoli lavoratori”, hanno tanto di presidente, aiuto presidente, cassiere, segretario, libro soci, libro cassa, ecc.).
Grazie agli alunni della scuola è stata riattivata anche la tradizione del canto del Presepio. Nei prossimi giorni i bambini visiteranno le case dei paesani e i luoghi pubblici mettendo in mostra i piccoli Presepi dentro cassettine-casetta e cantando la nenia natalizia “Questa notte nasce in terra”. Gli uditori spesso li gratificano con una mancia – offerta e il gruzzoletto sosterrà iniziative benefiche di aiuto a bambini meno fortunati.
L’intervento dei cantori è stato molto gradito la sera dell’8 dicembre alla cerimonia dell’accensione dell’albero in piazza Libertà e inaugurazione della mostra dei presepi al Paladolomiti, appuntamenti che hanno celebrato l’inizio delle festività legate al Natale e alla stagione turistica invernale,.
Il 22 dicembre il gruppone dei cantori, accompagnati dai maestri, ha portato una ventata di allegria alla casa di riposo e gli anziani hanno gradito molto questo momento di unione fra generazioni distanti di tanti anni, ma unite dalla riscoperta dei canti che suscitano ricordi piacevolmente commoventi. La stella comparirà poi nei tardi pomeriggi del 23 e 30 dicembre, e infine il 5 gennaio 2012 e si potranno riascoltare i canti tradizionali “Dolce felice notte”, “Puer natus” e “Noi siamo i tre Re”. Notevole l’impegno dei bambini che hanno imparato a memoria le tre lunghe e difficili cantiche della stella e quella del Presepio. Ma come sempre, al sacrificio seguono le soddisfazioni.
Bravi ragazzi, tanti auguri!