Noi dell’alpe. Storie a confronto con Annibale Salsa e Gianluigi Rocca per la presentazione del libro e del documentario sul tema
Un incontro di “raccolto” della semina culturale che il progetto “Noi dell’alpe” ha promosso nelle comunità di Vigo Rendena, Iavrè, Darè e Verdesina a partire dall’estate del 2021, con una mostra alla malga Calvèra e un documentario.
“Un progetto culturale fortemente voluto dalla Pro Loco di Vigo Rendena -come sottolinea il presidente Luigi Chiappani- che in un anno non facile ha coinvolto, oltre a Vigo, tutti i paesi del Comune di Porte di Rendena, uniti nell’intento di fare memoria di comunità raccogliendo preziose testimonianze sul campo.”.
L’evento di sabato 18 dicembre alle 16.30 a Casa Cus è l’esito conclusivo di una ricerca centrata su interviste a pastori malgari viventi che hanno vissuto e raccontato l’alpeggio degli anni precedenti alla trasformazione del boom economico: storie spesso particolari, tutte di straordinaria intensità, inattese e a volte sorprendenti, raccontate dalla voce ferma e fiera dei protagonisti, testimoni di un tempo che ci appare lontanissimo. Sarà presentata la pubblicazione del catalogo insieme ad alcuni frammenti del documentario realizzato da Roberta Bonazza e Luciano Stoffella.
All’evento prendono parte due ospiti particolarmente autorevoli: l’antropologo Annibale Salsa e il pittore Gianluigi Rocca, che dell’alpeggio hanno una profonda conoscenza. Un racconto corale di una storia collettiva che fin dalla rivoluzione rurale basso medievale ha caratterizzato le nostre comunità montane.
Sia lo studioso delle Alpi Annibale Salsa che il noto artista Gianluigi Rocca, da sempre condividono la passione per l’alpeggio e sarà interessante ascoltarli dialogare portando esperienze e prospettive diverse.
L’iniziativa è promossa dalla Pro Loco di Vigo Rendena in collaborazione il Comune di Porte di Rendena e l’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena, l’ASUC di Vigo, la Fondazione Caritro, la Cassa Rurale Adamello Brenta e il BIM Sarca Mincio Garda. Ideaazione e cura di Roberta Bonazza; insieme a Luciano Stoffella per la parte del documentario.
