24^ Winter Marathon 19–22 gennaio
Sono Ezio e Francesca Salviato, padre e figlia provenienti da Varese, ad iscrivere il loro nome nel prestigioso albo d’oro della Winter Marathon. Per loro anche una rivincita contro la sfortuna dopo che a poche ore dal via della scorsa edizione avevano dovuto rinunciare alla partecipazione per un guasto alla medesima Lancia Aprilia con la quale si sono imposti davanti agli altri 157 equipaggi al via. Secondo e terzo posto per i piloti ufficiali del Museo Storico Alfa Romeo: Alessandro Gamberini (Alfa Romeo Giulietta TI del 1962) ha preceduto al traguardo Fabio Salvinelli (Alfa Romeo Giulia TI Super del 1964). Settimi ed ottavi assoluti sono i primi equipaggi interamente bresciani in classifica, rispettivamente Cavagna-Bossini (Alfa Romeo Giulietta Spider, 1969) e Cibaldi-Costa (Porsche 356 SC Coupé, 1963). Un ritardo di due minuti al Controllo Orario di Carezza è costato ai favoriti della vigilia Canè-Rossi (Lancia Aprilia, 1938) la possibilità di lottare per la vittoria finale. L’ex pilota di Formula 1 Ivan Capelli, su una Volvo PV544 del 1965 in coppia con Gianni Lenzi, si è detto entusiasta della sua partecipazione chiudendo al 50esimo posto assoluto, mentre il Senatore Filippo Berselli (Porsche 356 SC Coupé, 1963) ha occupato la 86^ posizione finale. Robert ‘Bob’ Paltrow, zio dell’attrice hollywoodiana Gwyneth, che ha diviso l’abitacolo della Austin Healey 100 BN1 del 1955 con Angelo Pontiroli ha chiuso con soddisfazione la sua prima esperienza alla Winter Marathon chiudendo al 105° posto assoluto.
Grande protagonista della gara è stata anche la neve che ha accompagnato per tutta la seconda parte di gara i concorrenti chiamati ad affrontare in rapida successione i Passi Pordoi, Campolongo, Gardena, Sella, Costalunga e Mendola. La fitta nevicata si è protratta fino all’arrivo a Madonna di Campiglio. Le temperature rigide, costantemente intorno a -9°C hanno reso l’asfalto coperto di neve particolarmente scivoloso costringendo i piloti a guidare con grande attenzione. “Devo fare i complimenti a tutti i partecipanti” ha affermato il presidente del comitato organizzatore Roberto Vesco “visto che i partecipanti, nonostante le evidenti difficoltà metereologiche, non si sono arresi e hanno proseguito con grande determinazione. La viabilità della provincia di Bolzano aveva indicato disagi abbastanza lievi ma probabilmente il vento ed il freddo hanno aggravato la situazione.” Nonostante le difficoltà del clima ben 38 delle 40 prove cronometrate previste si sono svolte regolarmente; solo un problema tecnico alle apparecchiature di rilevamento dei tempi ha costretto i la direzione di gara ad annullare 2 prove. Per Andrea Vesco “è doveroso ringraziare tutti gli Ufficiali di Gara ed i Cronometristi in servizio che nonostante le proibitive condizioni hanno svolto il loro lavoro in maniera egregia.”
Nel pomeriggio la manifestazione è proseguita con il Trofeo MotorStorica, riservato alle vetture anteguerra scoperte, nel quale si è imposto ancora una volta (dopo il successo del 2011) l’equipaggio Sandrolini-Venturi su Citroen 11 AL Roadster del 1937 davanti a Spagnoli-Parisi su Fiat 508 S Balilla Sport del 1932 e all’altra Citroen 7C Cabriolet di Bonfante-Morellato. E’ stata poi la volta del Trofeo TAG Heuer Barozzi, riservato ai primi 32 equipaggi classificati della Winter Marathon nel quale si è imposta per il secondo anno consecutivo la Lancia Aprilia di Giuliano Canè (quest’anno navigato da Gianmarco Rossi) davanti alla Porsche 356 C di Barcella-Ghidotti e alla Innocenti Mini Cooper del duo Belometti-Passi.