Intervento sul Piano Cultura e Turismo
Nel programma elettorale della Lista “Guardiamo Avanti”, di cui faceva parte anche l’Assessore al turismo, cultura, commercio e artigianato si leggeva “la lista si propone di essere particolarmente sensibile ed attenta nell’affrontare le problematiche relative alla PERSONA, alla FAMIGLIA e ai GIOVANI”.
Oggi, quindi, nel dettagliato piano per il turismo e cultura per l’anno 2012, presentato proprio dall’Assessore Binelli, auspicavamo di trovare alcune argomentazioni legate a queste tre importanti “categorie “ della nostra Comunità, ma invece leggiamo di “salvaguardia del patrimonio storico ed artistico avendo particolare attenzione per musei e architetture, studi e ricerche, restauri e pubblicazioni oppure di eventi di grande portata da interpretare come occasione di sviluppo economico e di miglioramento dell’immagine”.
A fine lettura, a noi è sorta spontaneamente una domanda: per Lei, Assessore, chi sono i veri protagonisti della cultura, del turismo, dell’artigianato e del commercio?
Sono le grandi opere e i grandi eventi o le PERSONE e gli INDIVIDUI?
In tutte queste pagine non se ne parla mai, se non in forma molto ridotta e alquanto “subdola”. Nel Suo scritto, purtroppo, viene data alla cultura un’immagine legata soprattutto all’esteriorità, all’immagine, alla competizione (siamo i migliori, siamo i primi, siamo gli unici). Fare cultura, e non dovremmo essere noi a suggerirlo all’Assessore competente, significa soprattutto stimolare e sviluppare la personalità di ciascun individuo cercando di supportarlo nel miglior modo (non solo economico).
Nel Suo documento non troviamo nessuna nota relativa alla FAMIGLIA.
Sempre nel programma elettorale citato precedentemente si leggeva “Ci impegniamo a dare particolare attenzione alle famiglie (abbiamo ottenuto dalla Provincia il Marchio Family Trentino)”; si nominavano anche l’Accordo per la realizzazione dell’asilo nido e l’Accordo per il Distretto della Famiglia.
Come mai non si parla di tutto ciò? Sono forse attività poco importanti per Lei Assessore, perchè danno poco lustro alla nostra Comunità?
BAMBINI e SCUOLE
Ci è sembrato strano che in un piano in cui si parla di attività culturali non si faccia nessun cenno, se non puramente economico, alle scuole.
Nel nostro Comune sono presenti ben 2 scuole dell’infanzia, 2 scuole primarie e 2 scuole secondarie di primo grado, ma nonostante ciò, nulla.
Gentilmente vorremmo sapere se è sempre attivo quel “miglioramento continuo alle strutture scolastiche e del servizio mensa” che risultava sempre nel vostro dettagliato programma elettorale.
Ci risulta che, ad esempio, gli alunni di Madonna di Campiglio sono costretti da un po’ di tempo a fare ed. motoria nell’atrio della scuola, ed esattamente da quando Lei, Assessore, ha istituito nella sala del Pala Wroom a loro solitamente destinata per le attività fisiche, la mostra sulla 3 Tre. Sappiamo anche che nessuno si è preso la “briga” di avvisare l’insegnante, la quale diligentemente e attentamente si è attivata per fare in modo di ovviare a tale disguido. Sappiamo anche, che, sempre gli alunni di Campiglio della classe V più le tre classi della scuola secondaria di primo grado, scendono addirittura a Pinzolo per le lezioni di ed. fisica.
Questo voi lo intendete migliorare? Obbligare dei ragazzi a prendere un pulmino tutte le settimane per poter fare ed. fisica è motivo di orgoglio?
E sì che Lei Sindaco e altri membri della maggioranza, pubblicamente avete più volte affermato che Campiglio pullula di sale a spazi… per chi? Per cosa?
E il servizio mensa? Spostamenti a Giustino e a Carisolo per gli alunni della scuola primaria di Pinzolo sono da ritenersi un vanto?
Sa signora Assessore, per ciò che concerne la cultura, prima di parlare di grandi progetti, grandi eventi, grandi opere, si dovrebbero tenere in considerazione le piccole necessità, i piccoli bisogni e le piccole aspettative di una comunità e poi parlare di cose “mega”.
TURISMO
Per la parte relativa al turismo nel Suo documento ci si riferisce alla cura, all’estetica e alla qualità.
Vogliamo fare qualche piccola sottolineatura anche per questo “capitolo”.
Cominciamo con cose abbastanza semplici, ma per noi estremamente importanti.
In un punto del piano Lei afferma “La cura ossessiva del dettaglio, sia dell’armonia stilistica che dell’ordine e della pulizia, è l’impegno che confido di condividere (con chi opera a Campiglio)”.
Forse abbiamo concezioni ben diverse sul termine pulizia e/o cura. Certo le immagini che mostrammo nel consiglio comunale del 17 settembre 2011 relative al Laghetto di Campiglio, non fanno sicuramente pensare che l’ordine e la pulizia siano il Suo chiodo fisso… anzi!
Lo stesso disordine e la sporcizia che troviamo lungo i sentieri, ci fanno pensare che Lei non è sicuramente un’assidua frequentatrice dei nostri boschi e delle nostre meravigliose montagne, pertanto, ci duole informarLa che, nonostante la collaborazione che Lei cita con SAT, Guide Alpine, Assessorato Patrimonio, Agricoltura, Foreste e Ambiente e probabilmente anche con il Parco Naturale Adamello Brenta, spesso i nostri sentieri sono dismessi, disordinati e purtroppo sporchi, simili talvolta a vere e proprie discariche a cielo aperto e ciò si è notevolmente incrementato da quando nel Comune si è attivato l’uso delle chiavette per la raccolta differenziata. Per non parlare del letto del fiume Sarca!
Meno male ci sono le Giornate Ecologiche!!!!!
Le facciamo notare, inoltre, che nella frazione di Campiglio da tempo sono stati affissi dei cartelli verdi che obbligano i proprietari dei cani alla raccolta delle deiezioni, pena una multa, ma, nonostante i cartelli intimidatori a Campiglio, come probabilmente a Pinzolo, sui marciapiedi si deve fare lo slalom tra gli escrementi, perchè non c’è mai nessuno a controllare.
Vogliamo parlare anche di come sono puliti e curati i nostri cimiteri? I nostri parchi pubblici? Le aiuole ecologiche? Le staccionate, la segnaletica verticale ed orizzontale, le lampadine dei lampioni…
Meglio non soffermarci troppo, ma la prossima volta non usi più termini come “cura ossessiva”, perchè evidentemente questa grande predisposizione all’ordine che Lei vuol farci credere di avere, non Le compete proprio.
Noi riteniamo che il benessere di un paese si coglie anche dall’attenzione costante a queste piccole cose. Usiamo l’aggettivo piccole perchè queste problematiche, messe vicino ai grandi eventi, alle grandi manifestazioni o alle grandi infrastrutture possono passare in secondo o addirittura all’ultimo posto di una serie di impegni di chi come Lei ha un incarico davvero oneroso, ma le cose belle prima si fanno e poi si pensano e Lei, ci spiace dirlo probabilmente ha il grande difetto di pensare troppo.