Lettera di una lettrice sulle nuove piste a Patascoss
Lettera ricevuta il 4 agosto 2012
Da 26 anni trascorro le mie vacanze a Pinzolo, innamorata di questa valle dalle imponenti montagne e dai verdissimi boschi.
In questi ultimi anni, però, ho dovuto constatare come questa meraviglia sia sempre più sacrificata al "Dio guadagno", rappresentato, secondo le attuali Amministrazioni, dai turisti invernali. In nome di questa politica sono stati sfregiati con innumerevoli piste e impianti di risalita boschi rigogliosi, asfaltato prati e "incoronato" di tralicci il profilo dei monti.
Ieri sono andata a Patascoss: è stato veramente orribile vedere enormi cataste di alberi abbattuti, accatastati a lato della strada, mentre poco più in alto una larga striscia di terra nuda sembrava una ferita sanguinante e altri alberi ancora, che per anni avevano sfidato i venti e il gelo dell’inverno, in pochi minuti venivano abbattuti e scortecciati da rumorosi e fumosi macchinari (questo non costituisce inquinamento?! e gli animali non ne sono spaventati?! ).
E oggi la notizia del progetto di un invaso per garantire l’acqua per l’innevamento di nuove piste!!!
Ma vale davvero la pena, anziché tutelare questa natura meravigliosa e insegnarne anche a noi "ospiti" (paganti!) il rispetto, ripeto, vale davvero la pena di distruggere un simile patrimonio per un alquanto incerto guadagno economico?
So benissimo che le mie parole non hanno alcun valore, ma sono troppo indignata per questa situazione. Lasciatemi almeno la soddisfazione di dirlo a qualcuno!
Rita Marchese