Assieme alla “Valanga”, Campiglio sogna un’altra notte azzurra
Grandi emozioni al Salone Hofer nella serata della vigilia dello slalom del Canalone Miramonti che ha celebrato il 50° anniversario dalla prima vittoria a Campiglio di Piero Gros, protagonista assieme a Gustav Thoeni e Paolo De Chiesa. Stasera sul Canalone Miramonti, Vinatzer e compagni provano a rompere un digiuno di 17 anni nello slalom di casa
Quando un grande applauso ha accolto la salita di Piero Gros sul palco del Salone Hofer a Madonna di Campiglio, è stato come se il tempo si fosse fermato. La serata di benvenuto di mercoledì 21 Dicembre, come sempre alla vigilia della 3Tre, lo slalom notturno di Coppa del Mondo in programma quest’oggi giovedì 22 dicembre (prima manche 17.45, seconda manche 20.45), ha regalato sorrisi ed emozioni, trasmettendo anche ai più giovani il fascino di uno sport più romantico, e dal volto forse più autentico.
“Auguro a un giovane di provare le stesse emozioni che ho provato io.” Così ha esordito Piero Gros primo e unico atleta a conquistare due vittorie nelle sue prime due gare di Coppa del Mondo, nel 1972, la prima in gigante in Val d’Isere e la seconda nello slalom di Campiglio di cui ricorre il 50° anniversario. Un record difficile da battere, soprattutto in un’epoca così diversa.
“Non si possono fare paragoni col passato” – ha ammesso Gros. – “Vincere in Coppa del Mondo a 18 anni è ovviamente bellissimo, ti cambia la vita ma questo sci è profondamente diverso. Inoltre, io ho avuto la fortuna di far parte di una squadra incredibile. Gustav Thoeni ha trascinato tutti noi, era il nostro punto di riferimento”.
Quando il Presidente del Comitato 3Tre Lorenzo Conci ha chiamato sul palco anche Gustav Thoeni e Paolo De Chiesa, compagni di squadra di Gros, il pubblico del Salone Hofer è definitivamente salito sulla macchina del tempo.
Per Gros, tuttavia, le sorprese non sono finite qui: da casa ha voluto lasciare un video messaggio il grande Oreste Peccedi, storico tecnico azzurro che assieme al compianto Mario Cotelli ha portato gli atleti della Valanga Azzurra a fare la storia di questa disciplina. “Noi non eravamo più bravi degli altri, ma ci allenavamo come squadra per andare più forte degli altri”.
Accompagnata dalle bollicine TrentoDOC di Ferrari Trento e dalle delizie offerte dallo staff del ristorante Gallo Cedrone di Madonna di Campiglio (1 stella Michelin) e della scuola alberghiera di Tione, la serata ha visto la partecipazione di altre personalità dello sci, come Marc Girardelli ed Ivano Edalini, e dello sport, come il podista Yeman Crippa e il ciclista Daniel Oss. Presenti inoltre numerose autorità locali, a cominciare dal Presidente di APT Madonna di Campiglio Tullio Serafini e dall’Assessore Provinciale al Turismo e allo Sport Roberto Failoni, che ha portato i saluti del governatore del Trentino Maurizio Fugatti e di tutta la giunta provinciale.
Questa sera a Madonna di Campiglio toccherà invece agli azzurri di oggi salire sul palco della Scala dello sci: per Vinatzer e compagni, il duro compito di interrompere un digiuno azzurro che dura da 17 anni sul pendio di casa, esattamente dalla magica notte di Giorgio Rocca nell’ormai lontano 2005.