Candelora, Candelora, de l’inverno semo fora?
Dice il proverbio: quando vi è la Candelora dell’inverno semo fora ma se piove o tira venti, de l’inverno semo ancora dentro.
Ma siamo davvero fuori dall’inverno? Speriamo di no, almeno in montagna. La stagione dello sci durerà, infatti, ancora due mesi e si concluderà a Pasqua (un po’ più in là nell’area Grostè). Ma speriamo che arrivi ancora tanta neve, specie in quota, non tanto per la pratica dello sci, ma in vista dell’estate. Non abbiamo dimenticato i gravi problemi legati alla siccità che in parte hanno interessato anche alcuni Comuni del Trentino e la nostra Valle. Un inverno con scarse precipitazioni nevose come quello in corso (al rifugio Capanna Presena al Tonale, a 2753 m di quota, ci sono soltanto 73 cm di neve), che segue un anno molto avaro di precipitazioni, potrebbe aggravare ulteriormente la situazione in estate. Paradossalmente questi inverni, con poche precipitazioni e tante giornate di sole, favoriscono il turismo invernale ma rendono difficili le condizioni in estate.
M intanto le previsioni meteo per i prossimi giorni annunciano tempo soleggiato e temperature sostanzialmente stabili. Per le nevicate abbondanti, quelle indispensabili per favorire gli accumuli sui ghiacciai, bisogna aspettare almeno la seconda metà di febbraio, forse…
Candelora
Candelora è il nome con cui è popolarmente nota in italiano (ma nomi simili esistono anche in altre lingue) la festa della Presentazione di Gesù al Tempio, celebrata dalla Chiesa cattolica il 2 febbraio. Nella celebrazione liturgica si benedicono le candele, simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”, come il bambino Gesù venne chiamato dal vecchio Simeone al momento della presentazione al Tempio di Gerusalemme, che era prescritta dalla Legge giudaica per i primogeniti maschi.