Ciao, sono Casa Cacam…
Ciao ragazzi, sono Casa Cacam.
Più di me non c’è altro edificio nel cuore dei pinzulèr.
Conoscete la mia storia, che mi ha portato nei secoli ad essere ridotta a pezzi non
ricomponibili ed ero divenuta un rudere brutto ed inutile.
Ci hanno provato in molti a ricomporre il mio corpo a brandelli, ma inutilmente.
Poi dei testoni impenitenti hanno dedicato un sacco di tempo ed energie e con
enormi sforzi e tenacia ci sono riusciti. Non per fare soldi, ma per la Comunità.
La Cassa Rurale di Pinzolo, realtà con forte legame con il Territorio era riuscita
nell’audace impresa, immaginando per me un Grande Futuro: sede di Servizi
anche turistici per la Comunità, museo, …
Poi la fusione e la nascita della C.Rur. Adamello, che con grande acume ha capito
e rispettato questo legame sociale e proseguito nello sforzo appaltando i lavori di
ricostruzione al Giorgio dal Dolfo.
Ora amministratori miopi per quattro soldi, in un momento di esagerata
abbondanza per le Casse Rurali (562 milioni di utile annuo. Sì, proprio
cinquecentosessantadue milioni di euro di utile), vogliono fare l’ennesima
vergognosa speculazione edilizia buttando a mare gli enormi sforzi fatti.
E’ questa la vocazione delle Casse Rurali, che si fonda sull’attenzione alle persone
e alle Comunità di riferimento? E’ questo il continuare a garantire attenzione e
servizi di qualità a Soci e Territorio?
Un grazie sincero agli Amministratori (ormai ex) della Cassa Rurale di Pinzolo,
che ancora si sono riuniti per cercare una soluzione positiva per il Territorio.
Hanno “deliberato” di promuovere un ultimo vostro appello ad ogni singolo
attuale Amministratore.
Pertanto Amici, sottoscrivete senza timore alcuno la raccolta di firme già partita
per il mio futuro ancora con voi e per voi.
Questo comportamento de ‘La Cassa’ però è un segnale. Non sottovalutatelo.
Oggi tocca la Comunità di Pinzolo, ma domani la stessa mancanza di sensibilità
nei confronti della volontà del Territorio di riferimento a chi sarà rivolta?
Un caro saluto.
Casa Cacam
Nota
E’un possibile firmare in Biblioteca e all’ufficio Anagrafe in Municipio.