Non raccogliere i piccoli di cervo e capriolo: la madre potrebbe abbandonarli
Le raccomandazioni del Servizio faunistico, dedicate anche agli operatori che sfalciano i prati
Ecco dunque come comportarsi se si trova un piccolo:
Non accarezzarlo, perché l’odore umano allarmerà la madre, che smetterà di allattarlo; tenere il cane al guinzaglio, che potrebbe disturbare, ferire o persino uccidere i selvatici presenti; rimanere a distanza evitando di calpestare l’erba nelle vicinanze, affinché il nascondiglio dell’animale non diventi più visibile e tenere il cane al guinzaglio. Qualora il piccolo sembrasse ferito, contattare la Stazione forestale, i guardiacaccia di zona o la Centrale unica di emergenza 112.
Così è possibile ridurre il pericolo di ferire i piccoli durante le attività di sfalcio:
Spesso i prati scelti da cervi e caprioli per i parti coincidono con quelli da sfalciare: le situazioni più a rischio sono rappresentate dalle aree con vegetazione tra i 30 e il 130 centimetri, nelle quali sono state ripetutamente avvistate femmine. Per ridurre il pericolo di ferire gli animali, è bene adeguare il metodo di sfalcio procedendo in senso centrifugo, dal centro verso l’esterno, garantendo così agli animali una via di fuga.