Madonna di Campiglio – Mostra fotografica diffusa di Claudio Lanzafame
Pro Loco Madonna di Campiglio
Progetto di arte pubblica dal titolo
agosto 2023
“SINTONÌA” CORRISPONDENZA TRA SCATTI, UOMO E NATURA
MOSTRA FOTOGRAFICA DIFFUSA DI CLAUDIO LANZAFAME
Ogni intervento artistico interagisce fortemente con l’ambiente che lo ospita, divenendo quest’ultimo parte integrante dell’opera stessa. Al visitatore si riserva una partecipazione coinvolgente, perché a differenza delle opere esposte nelle bianche stanze di un Museo, per lo più asettiche, l’arte nello spazio pubblico ha un carattere dinamico, la si “percorre” spesso per comprenderla e genera impressioni diverse secondo l’inclinazione della luce, la direzione di visuale, il modificarsi della vegetazione nelle stagioni. Questa tipologia di allestimento nasce in Scandinavia nel Diciannovesimo secolo, per poi diffondersi in tutta Europa
SINTONÌA è la prima mostra fotografica a Madonna di Campiglio dove gli spazi convenzionali dedicati all’arte decadono, riportando gli scatti nel loro habitat originario.
Il sentiero che da località Patascoss, porta al Lago Nambino si trasforma in un Museo a cielo aperto, accogliendo 15 stampe su alluminio allestite lungo tutto il percorso. Ale fotografie poste lungo il sentiero raccontano e riportano all’essenza pura della Montagna. I visitatori potranno vivere un’esperienza sensoriale a 360 gradi, scoprendo passo dopo passo gli scorci di montagna e i suoi elementi catturati dall’obiettivo della macchina fotografica. L’idea di SINTONÌA nasce dal desiderio di creare sinergia e dialogo tra Uomo, Natura e scatto fotografico.
Claudio Lanzafame
Nato in Sicilia nel 1986, dal 2009 lavora come maestro di sci a Madonna di Campiglio, dove alterna lo sci, all’arrampicata, all’alpinismo e al parapendio. La passione per la fotografia nasce a 16 anni, con la sua prima reflex, da quel momento ha iniziato a collezionare ricordi, suggestioni ed emozioni. Da qualche anno questa sua grande passione ha trovato anche uno sbocco lavorativo, in diversi settori, ma l’amore per la fotografia di paesaggio naturalistico è un qualcosa di intimo, che per Claudio non tramonterà mai