Presentazione del libro di Vincenzo Passerini “La speranza che muove il mondo”
Fra le 3 virtù teologali, Fede, Speranza e Carità, pur essendo una persona non credente, credo fermamente che la seconda sia la chiave di lettura e spinta a progredire non solo a livello personale ma anche dal punto di vista sociale.
Questo mio pensiero è stato suffragato dall’ esposizione/dibattito in corso alla presentazione del libro “LA SPERANZA CHE MUOVE I MONDO”, tenutosi domenica scorsa.
Una settantina di persone hanno ascoltato l’autore che spiegava quanto venga resa difficile, soprattutto per questioni politiche a livello nazionale, la questione dell’ immigrazione.
Parlando solo a livello trentino e nello specifico nella zona delle Giudicarie e della Val Rendena, si può affermare che, in netta antitesi con la gestione a livello italiano, gli stranieri esuli, richiedenti asilo politico o semplicemente immigrati da paesi in guerra, rappresentano una risorsa per il Territorio.
Pur essendo in numero esiguo rispetto ad altre regioni, forse proprio per questo, sono individualmente accolti dal Comune che li ospita.
Un ragazzo proveniente dal Senegal che dopo varie vicissitudini ,ora accolto a Breguzzo ed attualmente, come ha affermato l’ex docente Ilaria Pedrini, lavora nella propria officina ed è punto di riferimento per le competenze specifiche anche per gli abitanti di tutta la valle.
Affermava Goethe nell’inno del Viandante “Su tutte le vette è quiete, in tutte le cime degli alberi senti un alito fioco gli uccelli son muti nel bosco. Aspetta, fra poco riposi anche tu”….Io penso dato che in Rendena le vette non mancano l’accoglienza sia da caldeggiare.