Valentino Maestranzi presentato dagli alunni di Giustino
Valentino Maestranzi presentato dagli alunni di Giustino. Il diario autobiografico portato per la prima volta a teatro
La Scuola primaria di Giustino ha portato in scena il diario di Valentino Maestranzi Gianùn, Kaiserjäger di Rendena. Venerdì 9 maggio, il teatro del paese si è riempito con un pubblico attento di famigliari, parenti e compaesani. La vicenda di quest’uomo che ha vissuto in prigionia gli anni della sua giovinezza è stata resa per la prima volta in forma teatrale. Valentino Maesranzi, nato a Giustino l’11 maggio 1890, scrisse il suo diario mentre si trovava prigioniero sull’Isle Man, in Inghilterra. Racconta la sua fanciullezza spensierata a Giustino, il lavoro di arrotino con il padre Bernardo a Londra dai 18 ai 21 anni. Ad interrompere la sua attività, l’arruolamento per il servizio di leva come Tiroler Kaiserjäger. Quando stava per terminare il triennio militare, scoppia la prima guerra mondiale e viene inviato sul fronte della Galizia. Fatto prigioniero il 1 giugno 1915 dall’esercito imperiale russo, trascorre il resto del periodo bellico nella Russia europea, negli Urali ed infine in Siberia. Il rientro è lunghissimo, con la nave giapponese Texas Meru, carica di carbone e con a bordo 1223 prigionieri redenti, che attracca ai porti di Shang-Hai in Cina, Hong Kong, isola di Ceylon, Aden nello Yemen, Porto Said a Suez, prima di sbarcare a Trieste. Ritorna a Giustino dopo quasi sei anni. Allo scoppio della seconda guerra mondiale si trova a Londra. Nel 1941, internato nel campo di Isle Man dove trascorse cinque anni, scrisse il diario autobiografico, soffermandosi in particolare sulla sua vicenda di guerra iniziata 27 anni prima. Rende attraverso quanto ha vissuto e visto, l’imbarbarimento delle guerre, la violenza e la fame ma anche i valori cristiani e solidarietà che sostengono e contribuiscono a mantenere la dignità umana in questi momenti difficili. Un messaggio che gli studenti di Giustino hanno reso molto bene sperimentandosi nel corso dell’anno scolastico e portando sul palco le arti del teatro, canto, musica, ballo, lettura espressiva, coreografia. Valentino Maestranzi è vissuto a Londra fino alla sua morte avvenuta il 13 gennaio 1983 a 93 anni, con alcuni periodi di vacanza nell’amato Giustino. Il diario é scritto nella lingua popolare resa in forma scritta, nella quale si innesta anche la lingua inglese appresa per esigenze di lavoro. “Ringraziamo alunni ed insegnati che hanno preparato con cura questa rappresentazione storica a 100 anni dallo scoppio della prima guerra mondiale” ha detto il dirigente dell’istituto Comprensivo Val Rendena, Fabrizio Pizzini. “La storia del nostro concittadino è stata resa molto bene dai bambini. Moderno Ulisse, con il suo diario mostra che non c’è nulla di epico nella guerra ma solo distruzione” ha ricordato il vicesindaco di Giustino Loris Tisi. “Siete fantastici” ha affermato l’insegnante Iva Tisi anche a nome delle colleghe “il vostro impegno ha trovato oggi coronamento”. Le offerte libere raccolte all’uscita gli studenti le consegneranno a padre Gianfranco Salerno che stra costruendo un orfanotrofio in Perù.