Abelardo Collini, un grande Milanese Pinzolero
All’ingresso della APSP Pinzolo – Centro Residenziale, è appesa questa fotografia di Abelardo Collini, Milanese Pinzolero e grande benefattore, con le seguente scritta:
“Abelardo Collini fu Davide, nato a Milano il 18 giugno 1892, da famiglia Pinzolera emigrata a Milano per lavoro.
Egli rimase, comunque, per tutta la vita legato al paese di Pinzolo dove spesso ritornava. Abelardo Colini gestiva un negozio di casalinghi e coltelleria avviato dal padre in Corso Buenos Aires n. 8, una zona molto prestigiosa di Milano.
Con testamento di data Milano 16 luglio 1968, Abelardo Collini costituì un legato a favore della Chiesa Parrocchiale di Pinzolo con l’unico scopo di erigere un ricovero per vecchi e invalidi del lavoro per entrambi i sessi.
Abelardo Collini morì all’Ospedale Fatebenefratelli di Milano il 25 settembre del 1973″.
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Il negozio a Milano esiste ancora anche se ha dovuto trasferirsi, nel 2009, dalla sede storica del Corso alla Galleria Buenos Aires. Ecco la storia del negozio “Casalinghi Collini Bugada”:
Nel 1883 Davide Collini con la moglie e il figlio Abelardo arrivano a Milano da Pinzolo, che era il paese degli arrotini e in Corso Buenos Aires 8 i Collini aprono il loro negozio, che dopo la Prima Guerra Mondiale rimane nelle mani del solo Abelardo, con il fedelissimo Luciano Dallara, uno dei dipendenti più capaci e appassionati, che rileva la gestione del negozio quando Abelardo viene a mancare. Nel 1996 raccolgono l’eredità Luca, Silvio e Ivan Bugada da Bergamo, tre fratelli in società. Nel 2009, dopo una lunga ed estenuante battaglia in tribunale, nonostante una strepitosa ma purtroppo infruttuosa raccolta firme dei clienti affezionati, la proprietà dello storico immobile riesce a ottenere lo sfratto di tutte le vetrine preesistenti. Quindi, anche la Ditta Bugada deve abbandonare la sede storica e ripiegare nella galleria Buenos Aires, dove si trova ormai da dieci anni. La nostalgia è tanta: “nel vecchio negozio c’era sempre gente, nonostante fosse un posto polveroso, ma aveva una magia che non appartiene a nessun’altra realtà commerciale. Il vecchio Abelardo aveva idee geniali, sempre all’avanguardia”. Al piano di sotto dell’attuale sede si può ancora ammirare parte del vecchio arredo originale, le cassettiere, il vecchio banco e una spettacolare parete di coltelleria, dove ciascun pezzo era stato scelto dallo sguardo lungimirante di Abelardo.