Variante di Ponte Arche, nuove indagini geofisiche per perfezionare il progetto
Pubblicata la gara: obiettivo approfondire gli aspetti di tutela delle acque e del territorio per l’opera da 113 milioni di euro
L’esigenza, che nasce dal confronto con il territorio e gli operatori, afferma il presidente della Provincia, è approfondire al massimo e tranquillizzare sul fatto che quest’opera strategica, attesa e richiesta da tutto il Trentino occidentale, non andrà a disturbare le acque termali. Un bene essenziale, quest’ultimo, per lo sviluppo del turismo e dell’economia delle Giudicarie esteriori e più in generale di tutta la comunità delle Giudicarie.
Dal punto di vista tecnico infatti, come spiega il commissario Moutier, i sondaggi che arriveranno ad una profondità in verticale di 400 metri dentro la roccia posta sul versante nord delle Terme di Comano, sul Comune di Stenico, permetteranno di acquisire informazioni importanti, sia per l’esecuzione dell’opera che per le stesse Terme di Comano con cui si sta procedendo in collaborazione, nel senso di rassicurare ulteriormente sulla tutela degli acquiferi. E se è vero che queste indagini approfondite comporteranno un piccolo allungamento sui tempi (appena qualche mese), è pur vero che si tratta di una verifica che andrebbe fatta comunque. Farla ora significa anticiparla rispetto alla fase di progettazione esecutiva.
Inoltre, aggiunge il commissario Moutier, oltre a tranquillizzare sulla tutela acquifera, i sondaggi permetteranno di perfezionare la progettazione aiutando i tecnici a individuare la tipologia di scavo più efficiente e meno onerosa dal punto di vista finanziario.
Variante di Ponte Arche, alcuni dati tecnici
Il progetto (somma impegnata nel DOPI pari a 113.059.776 euro), prevede la realizzazione di un bypass dell’abitato di Ponte Arche sulla sinistra orografica, dunque dalla parte opposta della valle, sviluppato in galleria naturale per 2,3 chilometri. L’innesto sul tracciato della S.S. 237 è collocato in corrispondenza del rio sorgente Spiazzi ed è risolto mediante un’intersezione a rotatoria, mentre per l’attraversamento del Fiume Sarca (lato Tione), è prevista la realizzazione di un ponte. Allo sbocco della galleria, circa 200 metri ad ovest del Ponte dei Servi, l’attraversamento della forra del Limarò (lato Trento), sarà garantito con la realizzazione di un ponte in acciaio di circa 100 metri di lunghezza.