Il bello deve ancora venire!

di Carla Maturi

Il bello deve ancora venire!

Il bello deve ancora venire!

Ci sono dei momenti significativi nella vita di una comunità e si chiamano riti. Il Concerto di primavera della nostra Banda comunale è uno di quelli e per tanti motivi. Segna l’inizio della bella stagione, rappresenta il debutto in società dei nuovi bandisti, la loro presentazione all’intero paese quasi un rito di passaggio.  – Ieri sera ben 4 Simone Caola sax, Tiziano Cereghini e Nicolò Collini alle trombe oltre a due old-new entry: Roberto Tolettini e  Alessandro Collini. Rappresenta il concerto più intimo dell’anno rivolto alla propria comunità, durante il quale si premiano anche gli strumentisti con lunghe militanze . Insomma gli ingredienti per un’esibizione special c’erano tutti e si percepiva la musica che ha anima e riempie l’animo, musica suonata con gioia e passione che  trasparivano e venivano colte e trasmesse al folto pubblico.

Ma andiamo con ordine: all’inizio la macchia di colore rosso della bandina, con le loro magliette vermiglie, ha proposto pezzi semplici ma d’effetto che esaltano la coralità dell’esecuzione. Nella banda il singolo strumento non rende; il bello è l’ensamble, l’armonia dei suoni e degli strumenti e questo concetto la sezione giovanile l’ha chiaramente appreso e dimostrato. I ragazzi  stessi hanno presentato i pezzi  dimostrando di avere consapevolezza di ciò che suonano.

E poi, dopo l’esibizione della bandina, l’ingresso dall’alto, attraversando l’intera platea, della banda: una sfilata che sembrava non finire e che ha gremito il palco, tanto che questo è sembrato  piccolo per contenerli tutti. Subito dopo un piccolissimo ma fondamentale atto: la nota iniziale d’accordo: sintonizzarsi tutti assieme, essere sulla stessa lunghezza d’onda evitando note stonate. Un atto concreto, ma dall’alto valore simbolico che ci ricorda l’importanza della dimensione fisica e umana che va ben oltre il virtuale e l’artificiale  per operare assieme e in armonia.

La nostra è una banda che fa bene la banda in tutti i significati di banda.

E’ una banda musicale con un repertorio vario con pezzi scelti con cura per valorizzare l’organico che spaziano da marce frizzanti a brani tratti dal repertorio pop con qualche spruzzata di tradizione come nel brano di musica sarda o di musica “colta” come l’aria del Nessun dorma della Turandot. Brani provati e riprovati perchè l’esecuzione pubblica sia coinvolgente ed emozionante anche per un pubblico non esperto di musica. Infatti il concerto è stato arricchito con coreografie ed effetti come l’esplosione di coriandoli, e il coinvolgimento del pubblico nel battere le mani a ritmo e schioccare le dita.

Passione ed orgoglio, grande professionalità nulla è stato lasciato al caso, ma uniti alla leggerezza che trasforma in piacere anche l’impegno costante dei lunghi mesi di prove settimanali e questo si captava fortemente ieri sera.

Leggerezza e magia che trasparivano anche dal mini concerto di ispirazione disneyana del gruppo flauti guidato dalla maestra Francesca Lombardi. Bidi bibodi bibu suonavano e sottovoce rispondeva il pubblico canticchiando. Con un po’ di magia tutto è possibile, con queste parole ha introdotto il pezzo Fabiano.

Ciliegina sulla torta: la premiazione di Gilberto Buzin e Marco Gianaral per i loro primi 50 anni all’interno della sodalizio. Riconoscimento introdotto da un simpaticissimo video stile Iene pieno di calore, umorismo, che metteva a confronto in un’intervista doppia i due veterani. Il video oltre che riproporre i due, testimoniava che questa è una banda in tutti i sensi: una banda di amici, una banda di mattacchioni, una banda di persone che attraverso la musica presta il proprio servizio alla comunità, come ha detto la presidente della federazione della bande trentine Cristina Moser.

50 anni e non sentirli, un traguardo che nel ciclismo si definirebbe volante e come ha detto il presidente  della banda Maurizio Cereghini Il bello deve ancora venire! perchè quella della banda è una grande realtà fatta di uomini e donne, ragazzi e ragazze, bambini e bambine che merita; realtà in cui il passato dell’esperienza convive con la voglia di andare avanti in un magico equilibrio che è rappresentato dal presente. Il  sindaco Michele Cereghini, anche bandista per un certo periodo, ha sottolineato l’importanza dell’esempio e della testimonianza di persone come Gilberto e Marco e di realtà come quella della banda senza le quali la nostra comunità sarebbe più povera.

Nel corso della serata sono stati premiati anche Letizia Olivieri e Davide Ferrari per i 10 anni di appartenenza e riconoscimenti sono andati a Nadia Martello, che benchè mamma da pochissimo non ha rinunciato al suo strumento, alla maestra della bandina Francesca Lopati e al maestro Nicola Benaglia per quanto sta facendo con il gruppo.

Ci piace usare le parole della Presidente Moser per questa grande realtà del volontariato la cui paga è costituita per metà dal piacere di assecondare la propria passione condividendola con altri e per metà dal semplice grazie che si riceve dal pubblico.

E poi quando il concerto sembrava finito, le luci in sala accese e il pubblico si alzava per uscire, con un colpo di scena finale, la banda ha ripreso a suonare un ultimo pezzo.

Continuate così che andate al massimo, ha concluso il presidente Cereghini.

Peccato per chi non c’era, avrà la possibilità di rifarsi nel concerto di primavera del 2025.

Foto Maurizio Cereghini
Foto Maurizio Cereghini