30 anni di EMERGENCY
Il 15 maggio 1994 Gino Strada, insieme a Teresa Sarti e alcuni colleghi e amici, fondò EMERGENCY, associazione indipendente e neutrale nata per portare cure medico-chirurgiche di elevata qualità e gratuite alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà.
Il primo progetto fu in Ruanda durante il genocidio. Poi Iraq e Cambogia. Nel 1998 siamo andati in Afghanistan, dove abbiamo aperto il Centro chirurgico per vittime di guerra. Gino Strada rimase qui per circa 7 anni, operando migliaia di vittime di guerra e di mine antiuomo e contribuendo all’apertura di altri progetti nel Paese. Oggi in Afghanistan abbiamo operativi 3 ospedali, un Centro di maternità e una rete di oltre 40 Posti di primo soccorso. Dal 2005 abbiamo iniziato a lavorare per il Centro Salam di cardiochirurgia, in Sudan, il primo Centro di cardiochirurgia totalmente gratuito in Africa, dove lavora anche Angelo Pizzini, di Condino. Continuiamo a tenerlo aperto nonostante lo scoppio della guerra dello scorso anno, anche se abbiamo dovuto rimodulare molte attività e le complicazioni sono enormi: dal reperimento e costo dei carburanti (+636%), dei farmaci (penicillina +2941%), degli alimenti (riso +200%) e di tutto ciò che serve in un ospedale, compresa la mobilità dei pazienti. Nel 2014 siamo rimasti in Sierra Leone, dove siamo presenti dal 2001, nonostante l’epidemia di Ebola. Siamo attivi anche in Italia, dove siamo intervenuti per l’emergenza Covid e dove portiamo il supporto alle fasce della popolazione più fragili in molte parti della penisola, compresa l’assistenza post terremoto e post alluvione. Siamo stati in Yemen e in Moldavia, per assistere i profughi ucraini, e siamo anche in Uganda, Eritrea e nel Mediterraneo Centrale, con la nostra nave, Life Support, per missioni SAR di ricerca e soccorso.
Dal 1994 a oggi abbiamo lavorato in 20 Paesi curando 13 milioni di persone. Senza discriminazioni.
A questo si aggiunge il lavoro per la diffusione di una cultura di pace, con gli spettacoli teatrali, i laboratori nelle scuole, gli incontri pubblici, le mostre, i banchetti e le petizioni. Dalla campagna che ha portato l’Italia a mettere al bando le mine antiuomo, passando per lo “Straccio di pace” per Afghanistan e Ucraina, fino al “Cessate il fuoco” a Gaza. “La guerra, come le malattie letali, deve essere prevenuta e curata. La violenza non è la medicina giusta: non cura la malattia, uccide il paziente.” diceva Gino Strada.
Tutto ciò è stato possibile grazie ai lavoratori, ai volontari e ai sostenitori, un intreccio vitale.
Si può farne parte guardando sul sito i ruoli richiesti se si vuole andare all’estero, contattando il gruppo locale se si vuol diventare volontari o sostenendoci facendo la tessera, attivando una donazione ricorrente, donando il 5×1000 (97147110155 è il codice fiscale da indicare nella dichiarazione dei redditi) o acquistando al nostro shop on-line.
L’utilizzo dei fondi e la ripartizione delle spese nei progetti sono da sempre resi pubblici nel Bilancio di EMERGENCY. Questo e tutti i dettagli sui progetti si possono trovare sul sito emergency.it.
C’è infine ancora un modo per supportarci ed insieme festeggiare il raggiungimento di questo importante traguardo: venire al pranzo che abbiamo organizzato alla casa degli Alpini in Bes, sopra Storo, il 25 maggio!
Al costo di 15 euro si avranno polenta carbonera, bevande e dolce, con la possibilità di una variante vegetariana. Prenotazioni chiamando Claudio al 346/3055566.
Vi aspettiamo! Grazie a chi continua a fare di EMERGENCY non una collettività anonima ma un insieme proattivo di persone che battono una strada etica e pratica di cura del prossimo!