Pinzolo, da Granfondo a Festival, la nuova formula funziona

di Apt Madonna di Campiglio

Pinzolo, da Granfondo a Festival, la nuova formula funziona

PINZOLO – Dopo la spettacolare gara di corsa in montagna (Top Trail Run lungo 3 percorsi da 49, 22 e 10 chilometri) che si è tenuta ieri raggiungendo il cuore delle Dolomiti di Brenta, è entrata oggi in scena la “regina” del Top Dolomites Outdoor Festival, la gara di ciclismo con partenza e arrivo a Pinzolo e passaggio a Riva del Garda-Arco giunta alla sesta edizione. La Top Dolomites Cycling ha visto alla partenza oltre mille tra atlete e atleti che, allo scoccare delle 8, si sono presentati lungo Corso Trento. Gli iscritti complessivi alla due giorni di gare, tra corsa in montagna e ciclismo su strada, sono stati 2.200 con 17 nazionalità presenti oltre l’Italia (Austria, Belgio, Croazia, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Regno Unito, Irlanda, Lettonia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Svezia, Svizzera e Cuba).

In gara anche Carmela Arancio con l’associazione “ParkinsOnMove”, un esempio di lotta contro il Parkinson e un simbolo di sfida alle avversità della vita attraverso lo sport.

 

I PERCORSI

La bella giornata ha permesso ai partecipanti di esprimersi al meglio, alcuni gareggiando con spirito agonistico e desiderio di vittoria, altri preferendo vivere il percorso in compagnia degli amici e apprezzando lo spettacolare contorno: dall’ambiente alpino della Val Rendena al paesaggio con note mediterranee del Lago di Garda, e ritorno. Nella proposta “regina”, la “Granfondo” ha presentato il consueto itinerario di 117 km. Da Pinzolo il percorso di gara si è diretto verso Stenico, quindi Fiavè, lago di Tenno, Arco e Riva del Garda rientrando dai passi del Ballino e Durone prima di affrontare l’ultimo tratto che ha portato al traguardo di Pinzolo. La “Mediofondo”, di 75 km, ha invece ripreso la via del ritorno un po’ prima, riguadagnando il passo verso Pinzolo già a Fiavè.

 

I NOMI DA PODIO

Il Team Sildom Garda ha spopolato piazzando i suoi atleti nei primi posti delle classifiche generali e sui gradini più alti delle varie categorie.

Il corridore giudicariese Patrick Facchini (Team Sildom Garda), di Roncone, ha bissato il successo 2023 tagliando per primo il traguardo di Pinzolo con il tempo di 3 ore 21 minuti e 30 secondi. In poco più di tre ore il forte corridore è riuscito a raggiungere Riva del Garda e ritornare in Val Rendena in una gara condotta quasi tutta al comando. Le strade di casa hanno quindi portato fortuna a Facchini che si è lasciato dietro, con un distacco di quasi un minuto, Manuel Senni (Team Craino, +55 sec.) e Federico Nicolini (Team Sildom Garda, + 56 sec.). Nel percorso Mediofondo, che non è arrivato sulle sponde del Lago di Garda, ma è rientrato verso Pinzolo a Fiavè, il più veloce è stato Aldo Caiati (Team Sildom Garda) che ha chiuso la gara in 2 ore 16 minuti e 9 secondi. Secondo per un soffio Andrea Mariani (Team Da-Tor, +1) mentre Massimo Chiocchetti (Asd Swatt Club) ha chiuso al terzo posto con un distacco di 4 minuti e 36 secondi. Carlotta Uber (Asd Garda Scott), di Brentonico, in classifica generale è stata la più veloce tra le donne. La giovane trentina, passata dalla corsa in montagna alla bicicletta per necessità fisiche, ha concluso i 117 km del percorso lungo in 3 ore 52 minuti e 22 secondi. Nelle classifiche per categoria, Eva Serena con il tempo di 4 ore 13 minuti e 25 secondi, ha primeggiato nella Granfondo seguita da Claudia Avanzi (Asd Gs Pedale Bagnolese, +15.30) mentre Caterina Mercanti (Mtb Golosine – As Dilettantistica) ha conquistato il primo posto con il tempo di 2 ore 59 minuti e 1 secondo davanti a Mara Oprandi (Team Sildom Garda, +16,29) e Joelle Gyppaz (Asd Panachè, +24.55).

 

UNA FESTA PER TUTTI

La formula del festival di più giorni, che unisce sport di montagna con bella musica e buona cucina, è stata molto apprezzata, non solo dagli iscritti alle competizioni, ma anche dai loro accompagnatori e dai residenti che hanno potuto vivere in prima persona l’atmosfera di festa e sportività che si è respirata a Pinzolo nel weekend inaugurale dell’estate.

Il “campo base” del Top Dolomites Outdoor Festival è stato allestito presso piazza San Giacomo con un villaggio animato dagli sponsor dell’evento e spazio coperto dedicato al food e alla musica.

Tantissimi i volontari all’opera per organizzare l’evento al meglio: una squadra di 800 addetti ai lavori, dalle Forze dell’ordine ai gruppi Asa (Addetti alla segnalazione aggiuntiva) fino alle associazioni di volontariato.

Il Top Dolomites Outdoor Festival è stato organizzato dalla Asd Top Dolomites in collaborazione con Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio e il supporto di Azienda per il Turismo Garda Dolomiti.

 

INTERVISTE

Al traguardo Patrick Facchini ha commentato così la sua seconda vittoria consecutiva alla Top Dolomites Cycling. “Ci tenevo a fare bene ed è sempre speciale vincere sulle strade di casa. Mi sono avvantaggiato di circa 50 secondi alla salita di Tenno e poi non ho fatto altro che gestire il vantaggio”. “Ho cercato di tenermi sempre nel gruppo di testa – ha affermato Aldo Caiati, vincitore della Mediofondo – perché cercavo la vittoria che ho finalmente trovato. Già alla prima salita ho accelerato per capire come stavo e le sensazioni erano buone. Al bivio finale avevo accanto Andrea Mariani, molto forte e specialista nelle volate, ma ho giocato tutte le mie carte ed è andata bene”. Felicissima Carlotta Uber di Brentonico. “Questa vittoria è davvero bella perchè conquistata sulle strade dove mi alleno di solito e perchè c’è tutta la famiglia a sostenermi. Sono stata un’atleta di corsa in montagna e ho affrontato numerosi infortuni che mi hanno portato alla bicicletta per necessità. Una volta che sono salita in sella alla bici da corsa ho scoperto una grande passione e non sono più scesa. Questa passione è il motivo della mia partecipazione alla Top Dolomites Cycling e ad altre gare”.

 

Soddisfatti anche gli organizzatori della Asd Top Dolomites che hanno ricevuto molti complimenti per la nuova formula del Festival. “La manifestazione è cambiata e cresciuta nel tempo – ha affermato Tazio Palvarini, responsabile tecnico del Comitato organizzatore – fino a diventare, con questa sesta edizione, un outdoor festival da considerare non un punto di arrivo, ma una nuova partenza finalizzata a creare un contenitore dedicato alle attività e in grado di essere quel grande evento richiesto dal territorio”. “Sono stati tre giorni pieni, intensi, curati nei minimi dettagli – ha aggiunto il presidente del Comitato organizzatore Giovanni Danieli – e resi possibili dal fondamentale supporto degli enti e delle istituzioni che ci hanno dato fiducia e dalla collaborazione di ben 800 straordinarie persone tra volontari e collaboratori”.