Politici decisi cercansi

di Michele Cereghini

POLITICI DECISI CERCANSI

Vengono recapitate in questi giorni e-mail intimidatorie a molti operatori economici della zona. Sedicenti animalisti, tirando i ballo il loro diritto costituzionale di “manifestare in presidi, cortei e sit-in”, avvertono in tono minaccioso di essere intenzionati a boicottare in tutti i modi la prossima stagione invernale trasformando la nostra valle in “un posto blindato, militarizzato, tutto fuorché una località di relax”.

Ora, se è vero che la Costituzione all’art. 21 sancisce in maniera chiara che “tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero” statuisce in maniera altrettanto chiara ed inoppugnabile che “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”. In diversi altri articoli si parla poi di quanto il lavoro e l’iniziativa economica siano vitali per il progresso personale e sociale della nazione. E, Dio solo sa se nei tempi di crisi economica in cui viviamo non ci siamo resi conto dell’importanza di quelle parole.

Di che pasta sono fatti gli animalisti venuti a Pinzolo la scorsa estate ce lo ricordiamo tutti. Voglio solo rammentare le minacce di morte rivolte al nostro concittadino. Sicuramente se l’aggressione a Daniele fosse stata mortale nessuno di loro si sarebbe minimamente degnato di alzare la voce contro l’orsa, anzi.

E, detto francamente, non me ne sarei meravigliato più di tanto.

Sono rimasto invece stupito, per non dire amareggiato, dal comportamento delle autorità provinciali e comunali.

La Provincia, principale sponsor del progetto Life Ursus, non è stata capace di prendere una posizione chiara fin dapprincipio; un assessore diceva una cosa, il secondo un’altra e il terzo un’altra ancora; salvo poi rimangiarsi tutto nel giro di poche ore.

La maggioranza consiliare di Pinzolo, sollecitata da una nostra mozione, ha pensato innanzitutto a procrastinare la discussione e poi, quando è stata al dunque, ha nascosto la testa sotto la sabbia votando contro.

Che poi, a ben guardare, noi chiedevamo solo maggiore sicurezza per i nostri cittadini e un presa di posizione chiara e netta a favore di Daniele Maturi. Nient’altro.

La stessa cosa si sta ripetendo ora con il paventato boicottaggio della stagione invernale da parte degli animalisti.

Comune e Provincia, anziché cincischiare come loro solito, dovrebbero schierarsi apertamente e a muso duro contro chi, sventolando i suoi diritti, calpesta bellamente quelli degli altri.

Che cosa c’entrano i nostri operatori economici con le pretese degli animalisti? Perché prendersela con albergatori e commercianti se Comune e Provincia non si adeguano ai loro diktat? Quali colpe debbono espiare i tanti turisti che affollano la nostra bella valle?

Se gli animalisti hanno diritto di manifestare, gli operatori economici – già afflitti da tanti problemi – ne hanno altri e, mi sia concesso, ben più basilari e importanti. Tra i tanti quello di programmare serenamente la loro stagione e di non vederla compromessa dall’atteggiamento irresponsabile di pochi esagitati.

Cosa hanno intenzione di fare, Provincia e Comune, per scongiurare questo pericolo?

Sono convinto che gli animalisti siano in grado di alzare così tanto la posta perché si trovano di fronte interlocutori indecisi su tutto e incapaci di svolgere il loro ruolo, se del caso, con la necessaria durezza.

Durnwalder, se ci sei, batti un colpo!