La Minoranza di Massimeno si dimette. Alessandro Giacomini, ignorata la nostra proposta di fusione con Giustino

Dopo una lunga riflessione abbiamo deciso di rassegnare le dimissioni dal ruolo di consiglieri comunali.

Una scelta sofferta ma inevitabile, la non considerazione che da tempo si protraeva nei confronti dei consiglieri e dei cittadini ci hanno indotto a ritenere che non vi siano più le condizioni per proseguire nel nostro impegno istituzionale con la necessaria efficacia.

Con profondo rammarico, abbiamo deciso di dimetterci da Consiglieri comunali, le ragioni di questa scelta sono molteplici, una crescente distanza tra le esigenze dei cittadini e le decisioni dell’Amministrazione, la mancanza di un dialogo costruttivo e una visione condivisa per il futuro del comune di Massimeno.

L’isolamento istituzionale, la gestione fallimentare delle imposte idriche comunali a carico dei cittadini e l’abbandono del progetto più importante, quello di fusione con i comuni limitrofi, che avrebbe risolto ogni annosa problematica, ci hanno portato a concludere che era necessario un segnale radicale.

Le nostre dimissioni rappresentano un chiaro segnale della profonda crisi che attraversa questa Amministrazione, essa non ha voluto restituire ai cittadini la possibilità di scegliere e di ascoltare le loro esigenze.

Con la mozione del gruppo di minoranza del 30 aprile 2024 “fusione tra comuni “, se approvata, avrebbe permesso di coinvolgere i cittadini, come più volte richiesto, ad una valutazione per l’avvio di fusione tra il comune limitrofo di Giustino.

Purtroppo, l’amministrazione: Sindaco, Vicesindaco, Assessora e i due Consiglieri di Maggioranza, hanno votato contro, come si evince dalla delibera allegata.

Con ciò, hanno votato contro ai cittadini stessi, privandoli della loro discrezionalità ma soprattutto della loro libertà di scegliere.