Scuola – Tempo di valutazioni
![Scuola – Tempo di valutazioni](https://www.campanedipinzolo.it/wp-content/uploads/2025/02/istruzione_reference.jpg)
In questi giorni, nelle nostre scuole, si stanno svolgendo gli scrutini, dove pagine e pagine di valutazioni si riducono a un semplice voto. Un numero o un giudizio che talvolta riflette solo la preparazione didattica dell’alunno o dello studente, senza tenere conto del suo background culturale, familiare e sociale.
Anche alla scuola primaria, si sta diventando sempre più abili nel calcolare medie matematiche, senza interrogarsi sul motivo per cui il famoso “Pierino” di turno sia così disattento, irrequieto, restio alle regole e poco rispettoso di chi e cosa lo circonda. Oggi, la maggior parte dei nostri bambini viene valutata più per il comportamento che per quanto abbia imparato o per le competenze acquisite. Ma il vero problema sono gli alunni, gli studenti, o forse risiede nel “sistema scolastico”?
La scuola degli ultimi anni ha mostrato di non essere più così attenta alle molteplici esigenze dei nostri bambini e ragazzi. Lo si nota già dal fatto che sempre più spesso entrano in classe soggetti poco (o per nulla) preparati o senza formazione specifica. Ci sono dirigenti che si limitano a stare comodamente seduti sul loro scranno e, di fronte ai reali bisogni degli studenti, non si prendono nemmeno il tempo di approfondire, conoscerli o ascoltare chi vive la scuola quotidianamente. E poi ci sono i politicanti, pronti a “gongolarsi” solo quando fa loro comodo anteponendo l’interesse personale al bene dei ragazzi. Abbiamo affossato la scuola senza considerare che così facendo abbiamo sotterrato anche i bambini e i ragazzi che ne fanno parte: giovani menti che giudichiamo ribelli, disinteressati, incapaci di dialogare e di esprimere i loro pensieri. Stiamo dando la colpa a loro senza mai fermarci a pensare che, forse, anche noi adulti abbiamo delle responsabilità. Ci siamo mai chiesti come stanno davvero? Abbiamo mai pensato che, talvolta, sia importante ascoltarli senza preoccuparci solo di finire la lezione programmata? Abbiamo mai provato a fare un esame di coscienza per capire se sono sempre loro a sbagliare o se talvolta l’insuccesso dipenda da noi? Abbiamo mai pensato che quel voto sulla pagella possa essere per alcuni l’ennesimo pugno nello stomaco? E, infine, abbiamo mai riflettuto sul fatto che anche loro avrebbero il diritto di valutare il nostro operato?
Se potessero farlo, probabilmente scopriremmo cose sorprendenti.
Mi scuso sinceramente con quei numerosi Insegnanti e Dirigenti che, come veri e propri Don Chisciotte, ogni giorno entrano a scuola cercando di fare breccia nei cuori e nelle menti dei loro allievi. Mosche bianche di cui dovremmo essere tutti fieri, ma che spesso critichiamo, osteggiamo e accantoniamo, considerandoli “fastidiosi”.
Abbiamo tutti bisogno di tornare a una Scuola “preparata e formata” se vogliamo davvero che i nostri giovani lo siano a loro volta.