OCSE promuove a pieni voti la Scuola Trentina
OCSE PISA PROMUOVE A PIENI VOTI LA SCUOLA TRENTINA
Lavoro, scuola, competitività ma nella coesione sociale, e poi ancora merito senza dimenticare l’inclusivitá, e – soprattutto – preparazione ad essere “cittadini del mondo”. Ecco alcune parole chiave riecheggiate nell’intervento del presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi al convegno “Gli studenti trentini e il loro futuro. I risultati delle rilevazioni PISA e Invalsi” ospitato al Cfp Pertini per analizzare gli ultimi rapporti sulla scuola trentina. “Dati che mostrano performance eccellenti per cui dobbiamo ringraziare chi ogni giorno lavora nella scuola e per la scuola – ha detto Rossi – ma che ci stimolano anche a migliorare sempre più, con coraggio, per dare i migliori strumenti a quelli che sono gli azionisti di maggioranza della nostra società: i nostri figli”.
Il Convegno “Gli studenti trentini e il loro futuro. I risultati delle rilevazioni PISA e Invalsi” è stato organizzato dal Dipartimento della Conoscenza e da Iprase in collaborazione con il Comitato Provinciale di Valutazione ed ha offerto una lettura in profondità dell’indagine che ha interessato accanto ai tradizionali ambiti curricolari (Lettura, Matematica e Scienze) anche le abilità riferite all’alfabetizzazione finanziaria ed al “problem solving”. Il Trentino presenta dei risultati molto positivi, posizionandosi ai primissimi posti del contesto nazionale e raggiungendo punteggi in linea con la media dei paesi Ocse e addirittura superiori a quelli ottenuti da Stati Uniti, Francia e Spagna (vedi la Tabella allegata).
L’indagine PISA 2012 è il primo studio internazionale su ampia scala che esamina le conoscenze finanziarie acquisite a scuola e all’esterno della scuola da studenti quindicenni che sono quasi giunti al termine della scuola dell’obbligo. Hanno preso parte all’indagine sull’alfabetizzazione finanziaria 13 Paesi ed economie dell’OCSE: Australia, Comunità fiamminga del Belgio, Estonia, Francia, Israele, Italia, Nuova Zelanda, Polonia, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Slovenia, Spagna e Stati Uniti; e cinque Paesi ed economie partner: Colombia, Croazia, Lettonia, Federazione Russa e Shanghai-Cina. Nella primavera 2012 si è tenuta la quinta edizione del programma per la valutazione internazionale dell’allievo (PISA), un’indagine triennale sulle competenze degli studenti quindicenni di oltre 65 Paesi. I risultati di Pisa 2012 rivelano come gli studenti della Provincia di Trento si attestino ad un livello di competenze molto elevato.
Nella sua veste di assessore alll’istruzione, Ugo Rossi ha aperto i lavori ricordando che “Oggi ci occuperemo di qualità e di futuro, due concetti che riguardano un vero e proprio sistema fatto di persone, di cittadini, dei beneficiari che sono i nostri ragazzi quelli che sono gli azionisti di maggioranza della società trentina. Proprio per questo siamo tutti chiamati a dare il meglio di noi stessi. I dati ci dicono che la qualità c’è. La qualità è oggettiva, ed giusto affermare e dire che tutto ciò che si fa è fatto con il massimo. È necessario anche ringraziare tutti coloro che rendono possibile questa qualità: Iprase, gli insegnanti, i dirigenti e il dipartimento. Possiamo dirci che siamo bravi ma non ci basta, e soprattutto non deve bastare ai nostri ragazzi. Vogliamo fare di più: ecco perché accanto alla qualità ci servono nuovi spunti per raggiungere degli obiettivi in termine di futuro e di sfide per l’intero territorio. Sono le sfide della nostra scuola, ma anche di tutto il Trentino”.
Rossi ha richiamato i punti del programma di legislatura, con particolare riferimento alla necessità di sviluppare competitività, “una parola cui dobbiamo sempre associare anche quella coesione sociale che è sempre stata uno dei tratti distintivi della nostra società. Ci sono altre parole che ci possono aiutare: orientamento al merito, nel senso di capacità di tirare fuori il meglio dai nostri ragazzi e dai loro talenti. Coltivare le eccellenze non deve però significare dimenticarsi di chi rimane indietro. La scuola deve essere competitiva ma sapendo essere inclusiva e le due cose si possono conciliare. Vogliamo dare ai nostri ragazzi strumenti più forti, per essere lavoratori più forti, cittadini più forti. Ecco perché puntiamo ad una scuola che cerca una sinergia con il mondo del lavoro. Tutto questo non basta. Per essere globali, lo strumento lo conoscete. Saper comunicare con gli altri e per farlo servono le lingue”.
Per vincere le sfide non bisogna però nascondersi le criticità “ma vi chiedo di affrontarle – ha detto Rossi – uscendo dalla logica del “secondo me”. Ciascuno di noi deve saper parlare attraverso dati, numeri, ricerche, studi. Lo sforzo che dobbiamo fare è quello di analizzare oggettivamente il quadro, affrontando la sfida con coraggio, il che implica l’accertamento continuo e qualche correzione di rotta”.
Tutto questo guardando anche ciò che sta facendo il nostro Paese. “Forse possiamo essere utili al percorso che l’Italia sta facendo con fatica. Pensiamo al discorso della stabilizzazione dei precari. Il Trentino può essere anticipatore, come ha fatto tante altre volte. Dobbiamo trasmettere l’idea che la nostra comunità è tutta impegnata a raggiungere il risultato di offrire un futuro ai nostri giovani.Vi chiediamo questa mano: mettere a disposizione il meglio di voi stessi per fare una salto di qualità a vantaggio di quei ragazzi che oggi ci hanno accolto e per i quali tutti noi ogni giorno lavoriamo”.
Scheda
Secondo i dati dell’indagine OCSE PISA 2012, la performance media degli studenti trentini si colloca tra le primissime posizioni nelle tre aree prese in considerazione, ovvero matematica, lettura e scienze, alla pari con i migliori Paesi europei e superata solo dai Paesi asiatici, con punteggi sempre superiori alle altre regioni italiane, come Veneto, Lombardia e Friuli Venezia Giulia e alla provincia di Bolzano (vedi allegato).
La OCSE PISA è un’indagine internazionale con cadenza triennale sulle competenze degli studenti quindicenni che nel 2012 ha coinvolto oltre 65 Paesi. La provincia di Trento ha partecipato all’indagine con un campione di 50 scuole e 1.358 studenti.
Le classifiche – è stato detto stamani – dimostrano come il Trentino sia dunque alla pari dei Paesi più virtuosi a livello continentale ed in moltissime occasioni vada meglio di quei Paesi del Centro Europa ai quali è accomunato da ragioni storiche, geografiche e culturali. Buona parte del Nord-Est italiano presenta performance omogenee, a riprova di come in quest’area geografica il sistema scolastico sia in grado di dotare i propri studenti degli strumenti che servono per essere dei futuri buoni cittadini”.
Con l’ultima edizione dell’indagine OCSE PISA, presentata oggi nel corso del convegno, organizzato dal Dipartimento della Conoscenza e da Iprase, in collaborazione con il Comitato Provinciale di Valutazione, si è osservato un miglioramento sostanziale degli studenti trentini in matematica (+10 punti) ed in lettura (+19 punti). Anche per le scienze il saldo netto è +10 punti. In Trentino, le ragazze riescono meglio dei ragazzi in lettura, mentre hanno recuperato il gap storico in matematica e scienze. Tra il 2006 ed il 2012 vi è stata, in tutti e tre gli ambiti, una costante diminuzione della quota di studenti senza competenze funzionali di base, indizio del fatto che si sia intrapresa una strada di miglioramento delle performance a partire dal basso. “Per valutare la qualità di un sistema educativo, un aspetto importante riguarda il grado di equità dello stesso – ha spiegato Rossi – ovvero la possibilità di assicurare a tutti gli studenti, indipendentemente dal genere, dal contesto familiare o dallo status socio-economico, le stesse opportunità di avanzare negli studi. La provincia di Trento, è uno dei pochi territori, in grado di unire un alto livello di competenza dei propri studenti ad un elevato livello di equità”.
Un altro concetto importate per stabilire il livello di equità di un sistema scolastico è quello degli studenti resilienti. L’OCSE definisce resilienti gli studenti provenienti da un contesto socio-economico culturale svantaggiato che riescono tuttavia a ottenere un livello di performance elevato. In questa particolare graduatoria il Trentino, con l’8% di studenti resilienti, si colloca in una posizione intermedia assieme a molte altre realtà. Anche in questo caso quindi si soffre di un divario sostanziale soltanto nei confronti dei Paesi asiatici, i quali si confermano leader anche nel fornire a studenti, con profili economico-culturali più deboli, livelli di competenze elevatissimi.