Pinzolo: dimissioni Tomaso Bruti
I primi a rimanere sorpresi mercoledì sera in aula dalle dichiarazioni di Tomaso Bruti sono stati i suoi, ormai ex, colleghi di Giunta e quanti avevano visto la lettera delle sue dimissioni da assessore ai lavori pubblici, protezione civile e qualità urbana. Rassegnate “con rammarico, ma irrevocabilmente”. Dove si legge anche: “ritengo di non dover far più parte della [strong]maggioranza di governo del nostro Comune[/strong] rimanendo comunque in carica come Consigliere Comunale, votato e voluto dai miei concittadini”. Posizione smentita all’inizio della seduta consiliare: ”Continuerò anche da consigliere a far parte della maggioranza e a supportarla!” “Come mai questa correzione di tiro?” Se lo sono domandato in molti. E c’è chi ha ipotizzato qualche telefonata…Tomaso Bruti si era candidato per le regionali con l’UPT, ottenendo per altro un buon riconoscimento in termini di consensi e riuscendo il più votato fra i candidati della Val Rendena. Alle comunali si era schierato nella lista “Guardiamo avanti”, quella di William Bonomi. Col quale ora sembra essere entrato in conflitto. Perché non condivide il modo di operare del sindaco cui rimprovera “di aver assunto in sua assenza troppe volte decisioni relative ai lavori pubblici insieme con il geometra Remo Maturi, responsabile dell’area tecnica”. Quest’ultimo nel pomeriggio, quando Bruti avrebbe tempo di contattarlo, sarebbe spesso impegnato lontano dall’ufficio, e gli rende di fatto impossibile gestire il Piano delle Opere Pubbliche come vorrebbe, cioè con i necessari momenti di confronto e di pianificazione tra il politico e il tecnico. Sibillino il commiato:”non ritenendo giusto rimanere in carica con la funzione non più di assessore, ma piuttosto come parafulmine, preferisco rassegnare le dimissioni e lasciare che tutto prosegua secondo il Suo onoratissimo volere”. E adesso? La vicesindaco Patrizia Ballardini confida in un recupero di Bruti. E’ stata sollecitata una riunione della maggioranza per un confronto franco fra i vari membri e le diverse componenti politiche. William Bonomi non si pronuncia. Questa settimana non ha tempo. Certo è rimasto ferito nel profondo, anche se l’orgoglio gli impedisce di darlo a vedere. Lo si è comunque intuito. Con Tomaso Bruti aveva un feeling particolare, lo aveva difeso in diverse occasioni, aveva cercato di valorizzarlo e pensava di potersi fidare ciecamente di lui. Rimane il fatto che all’interno della maggioranza ogni tanto affiorano mugugni. Succede anche nelle migliori famiglie. Forse è opportuno si ritrovi insieme per una pausa di riflessione, sfogarsi e ripartire con nuovo entusiasmo.[/A_CAPO]