Pinzolo: “Aspettiamo un tennis coperto dal 1971!”
“Aspettiamo un tennis coperto fin dal 1971!” A dichiararlo, anzi a ribadirlo ancora una volta è stato Tarcisio Bonapace, presidente del tennis Club Pinzolo, nell’ultima recente assemblea dei soci. Nella sua voce la delusione per le promesse non mantenute dalle diverse amministrazioni che hanno guidato il comune, ma anche la determinazione a perseguire con tenacia l’obiettivo propostosi e la convinzione di essere arrivati ormai in prossimità del traguardo sperato. Ed auspicato da tutti. “La struttura del Centro tennis – riconosce Bonapace – è di per sé già buona, ma l’area si sta purtroppo degradando e dimostra tutti i suoi trent’anni. La posizione sarebbe felice. Purtroppo tutt’attorno alla recinzione che delimita i campi c’è asfalto: strada a nord con parcheggio, strada a sera sul lato verso la Sarca, strada a sud (quella d’accesso al palaghiaccio), mentre il lato a mattina è chiuso dal muro dello stadio del ghiaccio; dal quale arriva a volte musica a tutto volume che disturba quanti giocano a tennis”. Proseguendo nella sua analisi fa notare come ”nemmeno il parcheggio sia il massimo per chi gioca, con i continui rumori delle automobili e il fumo dei gas di scarico, tanto che si sono registrate parecchie lamentele.” “A guardare bene – sottolinea – tutto questo è l’esatto contrario di come dovrebbe essere una zona dedicata alla pratica del tennis a allo sport in generale, cioè lontana dai rumori con siepi di verde sullo sfondo e tutto attorno”. Infine conclude: ”L’affermare che una struttura coperta qualificherebbe la nostra località mi sembra banale, superfluo ripeterlo, soprattutto quando piove, per completare le manifestazioni programmate. Ci troviamo in una zona dove le condizioni meteorologiche sono avverse alla pratica sportiva all’aperto per il loro mutare repentino, ricorrente e frequente in tutti i periodi dell’anno. Ma soprattutto è d’inverno che essa può essere fruita parecchio, perché una buona percentuale di chi scia d’inverno pratica anche il tennis e quindi è un potenziale utilizzatore della struttura. Per non parlare degli alunni delle scuole e del fatto che potrebbe venir utilizzata come padiglione fieristico o ludico, per la pratica dello sport indoor. Già in altre località rinomate esistono strutture coperte: a Ortisei, a Mezzana/Marilleva, a Cavareno con 8 campi!, a Molveno; ad Andalo è in programma. Solo per citarne alcune. Queste permettono di organizzare gare e tornei abbinati tennis sci. Senza contare quel numero di appassionati che da soli terrebbero viva la struttura. Vogliamo proprio essere gli ultimi?!!”. Fa notare come ”da molti anni si parli di una copertura permanente e come, per ragioni varie, non sia sortito mai nulla di concreto”. Indica nella Tennis Halle inaugurata a Rovereto lo scorso dicembre per l’ Open Fit la soluzione ideale. Realizzarla identica comporterebbe costi di realizzazione vantaggiosi. Invita poi a riflettere sul fatto che il Club gode di una certa autonomia finanziaria per la gestione estiva e che potrebbe avere buoni introiti anche d’inverno”. Secondo lui il tennis coperto sarebbe tra le strutture meno gravose per l’amministrazione comunale. [/A_CAPO]