Pinzolo: Se sia opportuno, quando e come alienare beni del Comune
Sulla cessione di beni immobili (terreni, edifici) di proprietà comunale esistono due posizioni, due linee di comportamento diverse all’interno della maggioranza del comune di Pinzolo: quella più conservatrice del patrimonio in capo al Patt e quella meno rigida espressa da “Guardiamo avanti” e dalla lista di Madonna di Campiglio. [/A_CAPO]In qualche caso sono venute a trovarsi in contrasto tra di loro. E’ capitato nell’ultima seduta di consiglio quando Carola Ferrari, assessore alle attività culturali e all’istruzione, ha votato, unico voto contrario in aula, no alla proposta del sindaco – per altro correttamente informato in Giunta – di vendere alla spa Funivie di Madonna di Campiglio alcuni terreni gravati da uso civico per la realizzazione della nova telecabina 5 Laghi. Non che la Ferrari avesse voluto penalizzare la società o l’impianto. E tanto meno creare problemi ai suoi colleghi di maggioranza. Semplicemente era contraria alla vendita dell’area tout court. Secondo la sua filosofia il patrimonio civico non va smagrito con cessioni, ma eventualmente reintegrato e valorizzato con permute di terreni o di altri beni immobili. Nel caso in questione si era chiesta perché il Comune non avesse proposto alla spa Funivie la permuta del suo terreno, ad esempio con qualche posto macchina nel parcheggio dell’azienda costruito sotto il nuovo Centro Congressi, box senz’altro utili all’ente pubblico. Nella medesima riunione si è ritrovata poi a non condividere la scelta di William Bonomi di non voler più permutare con Dario Polli, proprietario dell’Hotel St Hubertus, un pezzo di terreno in fregio alla Sarca di Campiglio in cambio di un edificio di sua proprietà a Pinzolo, molto utile alla viabilità del paese e al suo arredo urbano. L’atteggiamento del primo cittadino ha disatteso precedenti orientamenti e decisioni del consiglio e, secondo la Ferrari, andrebbe contro gli interessi dell’amministrazione comunale. Bonomi ha giustificato questa sua nuova linea di condotta affermando di aver fatto propria la decisione della Consulta frazionale invitata ad esprimersi sul problema.[/A_CAPO]
Altro aspetto relativo alla cessione di immobili di proprietà comunale, sulla quale sono puntati gli occhi dell’intera popolazione, riguarda l’edificio ex ECA all’incrocio tra via Genova e via Battaglion Cavento. Si paventa che donazioni fatte da censiti alla comunità a sostegno dei bisognosi si tramutino in speculazione edilizia.[/A_CAPO]