Presenze alberghiere in luglio: la nostra zona cresce più di Andalo

di Marco Salvaterra

Dal quotidiano L’Adige del 22 agosto 2015:

Il turismo riprende quota sull’Altopiano della Paganella

D’accordo che lo scorso anno l’estate è stata caratterizzata da piogge e temporali, ma nessun albergatore avrebbe scommesso nemmeno mezzo centesimo che quest’anno, nel mese di luglio, si raggiungesse l’inverosimile picco di un +24,17% negli arrivi e di un +6,24% nelle presenze.
Eppure le cifre dimostrano come gli investimenti nella promozione e gli sforzi profusi dagli operatori turistici, mantenendo pressoché invariati i prezzi di residence e alberghi per far fronte alla crisi, abbiano portato migliaia e migliaia di vacanzieri nelle varie località dell’altopiano.
A onor del vero, va pur detto che giugno ha registrato un tonfo del -7%, dovuto, prevalentemente, alla mancanza dei gruppi di anziani, costretti quest’anno a rimanere a casa per i tagli sui contributi pubblici e, di conseguenza, sulle vacanze organizzate dai servizi sociali di province e comuni. Ma a luglio c’è stata un’invasione grazie anche ai turisti fuggiti dalla calura tropicale delle città in cui vivono
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Confrontate i dati con quelli diffusi dall’Apt Campiglio-Pinzolo-Val Rendena:

Settore alberghiero – Complessivamente, in tutto l’ambito da Madonna di Campiglio a Villa Rendena, gli arrivi sono cresciuti, rispetto a luglio 2014, del 23,4%, raggiungendo il numero di 29.001 persone arrivate in Valle, mentre le presenze sono aumentate del 18,2% marcando il numero di 129.467 rispetto all’anno precedente….
Confrontando, poi, i dati 2015 con quelli del 2013 e un’estate, ricordiamo, favorita dal bel tempo, si evince che anche rispetto a due anni fa l’andamento ha evidenziato una crescita: del +11% negli arrivi e del +11,5% nelle presenze
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Un risultato straordinario per il nostro ambito turistico che, almeno per quanto riguarda il settore alberghiero, dimostra una grande vitalità (la crescita delle presenze decisamente è più elevata rispetto all’Altopiano della Paganella!). E pensare che due anni fa ci fu l’Inter per quasi due settimane mentre quest’anno solo per pochi giorni la Roma (mentre l’effetto richiamo di tifosi da parte della Sampdoria è stato molto limitato).

E allora, solo rose e fiori? No, le difficoltà ci sono. Sta soffrendo soprattutto il commercio (ma la crisi di questo settore interessa tutta l’Italia) e l’extra-alberghiero, in particolare le seconde case. E qui le cause sono diverse: eccesso di offerta (sono moltissimi i proprietari di seconde case, anche non residenti, che affittano) difficoltà di adattamento al mercato (che richiede periodi sempre più brevi), prezzi, spesso, ancora troppo elevati a fronte di immobili vetusti. Purtroppo si paga ora la speculazione edilizia dei decenni passati!

E invece per l’alberghiero? Il problema per questo settore è l’aumento dei costi a fronte di prezzi sostanzialmente stabili, o in decrescita (anche per la spietata concorrenza che si sta scatenando sulle OTA (online travel agencies; Booking, Expedia, ecc.).

Veduta panoramica delle Dolomiti di Brenta