Lettera: Caro dottor De Battaglia
Caro dottor De Battaglia,
Sono stato indeciso a lungo se rispondere o meno alla sua lettera comparsa sulle pagine di questo quotidiano il 10 ottobre u.s..
Non voglio entrare in polemica con Lei perché, mi creda, le mie giornate sono già abbastanza piene per cui non mi resta molto tempo per dedicarmi a carta e penna.
Da quando, pochi mesi fa, sono stato eletto Sindaco mi confronto giornalmente con le tante scelte che il ruolo mi impone e so con certezza che non potrò mai accontentare tutti i miei concittadini; ci sarà sempre qualcuno che per convinzione, per interesse o permille altri motivi non è d’accordo.
Il caso della presidenza dell’Ente Parco non sfugge a questa logica: se avessi confermato Antonio Caola qualche Suo eminente collega avrebbe gridato allo scandalo perché il miglior tonico per la democrazia è il ricambio nei ruoli di vertice e via argomentando; scegliendo un nome nuovo mi sono attirato i Suoi strali. Ma tant’è!
A questo proposito sia il Consorzio dei Comuni che il mio Comune hanno da tempo adottato delle linee guida con le quali sono stati posti limiti ben precisi al numero dei mandati di rappresentanza che possono essere conferiti ad uno stesso soggetto.
Stando a queste regole, Antonio Caola stava svolgendo il suo ultimo mandato ed è per questo che non si è potuto puntare ancora su di lui.
Sono un convinto fautore dell’assoluta necessità di un ricambio costante della classe dirigente perché questo è il miglior antidoto contro pastette, corruzione e compromessi al ribasso cui spesso ricorrono i politici per la loro rielezione.
Penso che gli esempi in merito siano sotto gli occhi di tutti.
Nel Suo scritto ci sono parecchie affermazioni che trasudano stima e amicizia nei confronti di Caola e della sua famiglia. Non è mio desiderio entrare nel merito delle tante stilettate che Lei tira a destra e a manca in sua difesa. E’ nel Suo diritto scrivere quello che pensa e nel mio esprimere il disappunto che provo di fronte ad affermazioni per lo meno opinabili.
Una su tutte: il Presidente Caola non è stato riconfermato "perché ha fatto il suo dovere". Chi viene eletto in qualsiasi carica, pubblica o privata non importa, deve fare ciò che comporta il suo impegno istituzionale perché questa è – o almeno dovrebbe essere – la più assoluta normalità. E deve inoltre sapere che la sua carica è a tempo, non a vita!
La storia recente del nostro Paese ci ha purtroppo portato molti esempi negativi quanto a persone che non svolgono appieno o affatto il proprio dovere. Sicuramente Caola non è tra queste ma non va né lodato né esaltato per questo; ha fatto solo quello che doveva fare. Offrendo la sua disponibilità a ricoprire il ruolo di Assessore prima e di Presidente poi si è assunto impegni ben precisi ed il minimo che si potesse pretendere da lui era che li rispettasse.
Antonio Caola va sicuramente ringraziato per tutto quello che ha fatto per il suo Ente, per la Val Rendena e per il Trentino tutto.
Riproporre nuovamente la sua elezione a Presidente vorrebbe forse dire che se uno fa il "suo dovere" viene rieletto a vita come in certe pseudo-democrazie sparse in tutto il mondo?
Per chiudere un breve accenno sulla questione Serodoli. Il territorio che ci circonda sta a cuore a tutti e, me lo lasci dire, sicuramente di più a chi ci abita tutto l’anno rispetto a chi lo vive come meta delle proprie vacanze.
Posso dirLe, in tutta franchezza, che non ci sono state pressioni da parte di Funivie di Campiglio né di altri per la nomina di un nuovo Presidente al Parco Naturale Adamello Brenta. Gli impianti ai Serodoli non sono nella mia agenda amministrativa perché, almeno fino al 2018, avrò altre e ben più urgenti priorità. Se la Provincia, organo al quale compete la decisione ultima in merito, inserirà la zona di Serodoli tra le aree sciabili con la mia maggioranza faremo – come compete a chi ha la responsabilità di amministrare un Comunità ed un territorio bello come il nostro – le dovute ed opportune considerazioni politiche, socio-economiche ed ambientali.
La ringrazio per l’attenzione che mi ha dato e La saluto cordialmente.
Michele Cereghini
Sindaco di Pinzolo