Renzi: urgente la riforma del sistema bancario
Oggi Matteo Renzi ha attaccato direttamente le banche di credito cooperativo (le casse rurali): troppo piccole e con troppi amministratori da pagare. C’è bisogno di una riforma del settore.
Le dichiarazioni del Presidente del Consiglio alla Stazione Leopolda di Firenze sono state rilanciate anche da Salvatore Rossi, direttore generale di Banca d’Italia, ospite di Lucia Annunziata alla trasmissione "in 1/2 h" su RaiTre: "Troppo piccole molte banche di credito cooperativo".
Oltre alle 4 banche salvate recentemente dal governo (Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara, CariRieti), dai dati della Banca d’Italia risultano sotto procedure di amministrazione straordinaria 9 banche di piccole dimensioni (una Trentina): si tratta dell’Istituto per il Credito Sportivo (Rm), la Bcc Irpina (Av), la Cassa di Risparmio di Loreto (An), la Banca Padovana di Credito Cooperativo (Pd), la Cassa Rurale di Folgaria (Tn), la Banca Popolare delle Province Calabre (Cz), La Banca di Cascina Credito Cooperativo (Pi), la Bcc Banca Brutia (Cs) e la Bcc di Terra D’Otranto (Le).
E dal 1° gennaio cambiano le regole sui fallimenti delle banche: in base a una direttiva europea (approvata anche con il voto degli italiani presenti nel Parlamento europeo) lo Stato potrà venire in aiuto di una banca solo se prima una quota delle perdite sarà stata addossata agli azionisti e ai creditori della banca stessa, compresi i detentori di obbligazioni ordinarie e i depositanti (saranno esentati solo i depositi inferiori ai 100mila euro, coperti dalla assicurazione). È il cosiddetto bail-in. Un consiglio a tutti i detentori di azioni, obbligazioni e depositi bancari oltre i 100.000 euro: informarsi sulla solidità delle banche e richiedere un’informazione trasparente.
E anche il leader della Lega Matteo Salvini interviene sulla questione banche: "Altre banche nel Nord-Italia salteranno nelle prossime settimane" >>>