Ciao Italo..non sorridere, probabilmente diresti…
Ciao Italo..non sorridere, probabilmente diresti "Chi munada set dre a far".
Ci conosciamo da sempre , avevo dieci anni quando, con la tua seicento bianca, mi portavi al campo sportivo pineta e mi consegnavi una rosa. Dovevo attraversare il Sarca per darla alla signorina che stava al banco bar dell’Hotel che s’affacciava sul fiume. Quella signorina sarebbe poi diventata tua moglie. Le mie prime lezioni di sci le ho prese da te. Poi la nostra frequentazione si è consolidata nel tempo, anzi, nel tempo si è rafforzata trasformandosi in una vera e sincera amicizia. Pur vivendo lontani, nessuno sa che ogni settimana, quasi sempre il lunedì, mi fai uno squillo aggiornandomi sulle novità del paese. Esattamente come due giorni fa. “Dobbiamo parlare con l’amico Roberto Failoni, ”poi ti spiego..” mi hai detto. Ci siamo dati un appuntamento a Pinzolo per venerdì prossimo.
Oggi pomeriggio una telefonata mi ha gelato il sangue annunciando la tua improvvisa scomparsa.
Riavvolgo come una pellicola tutto quello che insieme abbiamo fatto, comprese le nostre irrinunciabili bevute.
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