“Qualità Parco”: il miele alleato del territorio
L’esperienza di Laura Lorenzetti e Silvano Maestranzi,
produttori di miele “Qualità Parco”
“Qualità Parco”: il miele
alleato del territorio
Il 30 aprile scade il termine per presentare le domande di richiesta del marchio
“Ogni miele ha una sua storia”. Che sia di tiglio o tarassaco, di castagno oppure acacia, di rododendro o delle variegate fioriture del millefiori, ha una storia del tutto particolare che ne determina il sapore, il profumo e la consistenza. Descrivono così, Laura Lorenzetti e il marito Silvano Maestranzi, il miele che producono nella loro azienda, “Dalla natura la salute”, fondata a Giustino nel 2003 da una preesistente “tradizione familiare” che ha visto tramandare l’amore per le api di padre in figlio. L’impegno con il quale Laura e Silvano si dedicano all’apicoltura, più di cento arnie, un attrezzato e moderno laboratorio per la raccolta, decantazione e invasatura del miele raccolto e una graziosa bottega per la commercializzazione del prodotto caratterizzano l’azienda di Giustino.
“Dalla natura la salute” produce, dal 2007, anche una varietà di millefiori certificata “Qualità Parco”, aderendo così al progetto di marketing territoriale ideato dal Parco Naturale Adamello Brenta per premiare i prodotti che garantiscono qualità ed esprimono un forte legame con il territorio.
“Nel 1945, quando bruciò la vecchia casa di famiglia – racconta Silvano – nel fienile si trovavano cinque arnie. Poi, dal 1955 al 2003, mio papà ha sempre allevato api e anch’io, a partire dall’età di cinque anni, ho iniziato ad averne cura, a conoscerle. Ero “l’addetto al fumo” (pratica che consiste nell’utilizzare un affumicatore per ammansire le api mentre l’apicoltore lavora presso le arnie)”. Infine, nel 2003, la decisione di avviare un’azienda vera e propria. L’impegno, distribuito su tutto l’arco dell’anno e diviso tra allevamento, produzione e vendita, diventa più intenso in primavera, quando inizia la fioritura e, in concomitanza, il nomadismo dell’apicoltore e delle api. “Spostiamo le api seguendo i tempi delle diverse fioriture che si susseguono in primavera e in estate – prosegue Maestranzi – riuscendo così ad ottenere varietà monofloreali di miele, con un’alta percentuale di nettare proveniente da un unico tipo di fiore”. Si tratta del miele di tarassaco, tiglio, pino mugo, castagno, acacia, millefiori, più il millefiori “Qualità Parco”, un miele primaverile che lo scorso anno, dalle analisi di laboratorio, è risultato costituito per una percentuale del 57% da nettare di lampone selvatico.
Quali sono i motivi che vi hanno portato ad aderire al progetto di marketing territoriale del Parco? “Crediamo che il marchio del Parco sia, per il nostro prodotto, un valore aggiunto e una garanzia di serietà nei confronti dell’utente. Ci permette, inoltre, di esemplificare meglio il legame tra il prodotto e il territorio. Aspetto, quest’ultimo, che illustriamo sempre al cliente, anche d’estate quando partecipiamo ad iniziative promozionali e ad attività didattiche e di animazione dedicate ai prodotti tipici e al mondo delle api. Sempre riferendoci al millefiori, quello di montagna è molto diverso da quello della pianura o della collina. È più delicato in quanto non caratterizzato da una fioritura monotematica prevalente, ma risultato di una flora varia e ricca”. E la commercializzazione? “Abbiamo avuto dei riscontri positivi da alcuni alberghi e strutture certificate “Qualità Parco” – spiega Laura Lorenzetti – ma auspichiamo, da parte di tutti, una sinergia ancora maggiore nel promuovere i prodotti tipici del nostro territorio”.
Per avere il marchio “Qualità Parco”.
Gli apicoltori che hanno già aderito al progetto, entro il 30 aprile di quest’anno dovranno notificare al Parco la/le località in cui sono/saranno collocati gli apiari, il loro numero e la stima della probabile produzione di miele in chilogrammi (che comunque non potrà eccedere i 10 kg per melario), copia del modulo consegnato all’Unità operativa di Igiene e sanità pubblica veterinaria (denuncia alveari, art. 3 LP 16/88), nonché eventuali variazioni rispetto alle dichiarazioni contenute nella domanda di adesione.
Anche per i nuovi richiedenti il termine per presentare le domande è fissata il 30 aprile. I costi per l’adesione al progetto “Qualità Parco” ammontano a: 50 euro al momento della domanda di adesione al progetto “Qualità Parco”; 50 euro come cauzione che verrà restituita in caso di esito positivo della verifica; 50 euro annui fino a 100 kg di miele “Qualità Parco” prodotto e 0,20 euro per ogni ulteriore kg di miele “Qualità Parco” prodotto; 50 euro per la verifica triennale di mantenimento.
Le tre aziende agricole che hanno ricevuto, nel mese di novembre 2007, il marchio “Qualità Parco” per la produzione di miele sono: Apicoltura “Maines” di Faustino Maines (Campodenno), Apicoltura “Dalla natura la salute” di Laura Lorenzetti (Giustino) e Apicoltura “Peterlana e Zambotti” di Stefano Peterlana e Cristiano Zambotti (Stumiaga – Fiavè).
All’indirizzo web www.pnab.it/cosa_facciamo/qualita_parco/modulistica.html si possono trovare ulteriori informazioni e la modulistica per aderire al progetto.[/A_CAPO]