Memowalk: 150 giovani sui luoghi della memoria
L’assessora Sara Ferrari “Consapevoli di quello che è stato e che non deve più succedere”
Memowalk: 150 giovani sui luoghi della memoria di Trento
Una passeggiata lungo le vie di Trento per ricordare. Così questo pomeriggio i 150 ragazzi trentini del progetto Promemoria_Auschwitz.eu, scaglionati in tre gruppi, hanno attraversato il capoluogo in occasione del Giorno della Memoria. Una camminata audio-guidata nei luoghi della memoria di Trento che furono teatro dei fatti della Seconda Guerra Mondiale e che ha dato la possibilità a tutti di immergersi nei fatti storici che sono stati narrati e che si sono alternati a letture e testimonianze. Le tappe del percorso sono state la Portela, Piazza Pasi e via Manci, Torre Littoria a Piazza Venezia (ex Casa del Fascio), Villa Triste, ex sede della Gestapo e il carcere di via Pilati. Ad accompagnare i giovani l’assessora alle politiche giovanili Sara Ferrari. “Una passeggiata – ha sottolineato l’assessora – che voleva, attraverso la storia e la memoria, tenere traccia di quello che è stato il nostro passato, le storie dei luoghi che quotidianamente viviamo, per contribuire ad ampliare la sensibilità e la responsabilità della comunità verso il proprio territorio”.
Proseguono gli incontri preparatori di Promemoria_Auschwitz.eu, il viaggio della memoria in treno che porterà 300 ragazzi dal Trentino Alto Adige a Cracovia dal 4 al 10 febbraio. Nell’ultimo appuntamento di formazione prima del viaggio, in occasione del Giorno della Memoria, i 150 ragazzi partecipanti trentini si sono ritrovati tutti a Trento per il Memowalk. Il memowalk è stato organizzato da Deina Trentino Alto Adige, con il supporto di Arci del Trentino.
“Nel Giorno della Memoria – ha detto ai giovani l’assessora Ferrari – abbiamo portato 150 giovani trentini a visitare i luoghi della città di Trento che hanno vissuto la tragedia della seconda guerra mondiale. È nostra responsabilità trasmettere alle nuove generazioni l’eredità di questa conoscenza. Dobbiamo trasmettere loro la consapevolezza di quello che è successo perché sappiano leggere il presente che non è immune a tragedie di popoli che sono avvenute dopo e stanno accadendo anche ancora".
"Ogni anno durante la Giornata della Memoria Deina Trentino Alto Adige sceglie di vivere i luoghi della memoria della città di Trento – hanno sottolineato gli organizzatori – Assieme alle giovani generazioni che scelgono di partecipare a Promemoria_Auschwitz, il viaggio della memoria, vogliamo tenere traccia della storia passata del nostro territorio, per essere testimoni attivi e farci carico di una responsabilità nuova nei confronti della nostra comunità. È un impegno che come giovani generazioni ci vogliamo prendere. E lo facciamo partendo dalle storie e dai luoghi della nostra città".
Il percorso del Memowalk ha avuto inizio a Piazza Dante per poi proseguire verso la prima tappa del percorso a la Portela, quartiere del centro città bombardato il 2 settembre 1943 e che causò la morte di circa 200 persone e il danneggiamento di diversi edifici del centro storico. Da qui il cammino è proseguito passando per Piazza Duomo e Piazza Pasi. La tappa ha permesso di ricordare Mario Pasi, medico e partigiano italiano, medaglia d’oro al valor militare alla memoria. Continuando il percorso il gruppo è passato davanti al Palazzo Littorio, o casa del Fascio, in Piazza Venezia per concludere il viaggio nei luoghi della memoria della Città di Trento a Villa Triste, ex sede della Gestapo dove frequenti furono gli interrogatori e le torture e il carcere di via Pilati, dove venivano rinchiusi i prigionieri prima di essere deportati. Il percorso si è concluso al Teatro San Marco con la proiezione del documentario When People Die They Sings Songs.
Dal 4 al 10 febbraio è previsto invece il viaggio a Cracovia insieme ad altri 150 giovani altoatesini. "L’esperienza diretta sui luoghi dello sterminio – ha concluso l’assessora – è l’occasione per i giovani di toccare e vedere quello che è stato. Sicuramente è più significativo che ascoltare un racconto. Ecco perché il viaggio, ecco perché vogliamo portare avanti progetti come questi”.