Egidio Bonomi e ‘il fiore degli sportivi’
I più giovani probabilmente lo conoscono solo come padre dell’ex-sindaco di Pinzolo, William Bonomi: è Egidio ‘Brasin’, classe 1945. Poco più che ventenne, all’inizio degli anni Sessanta avviò un’attività di produzione di filati. Poi, con un’abile intuizione, entrò nel settore dell’abbigliamento sportivo, in particolare di quello legato alla pratica dello sci. E come altri imprenditori (Samas, Colmar, Ellesse, ecc.), o forse prima, cominciò a lavorare sul proprio marchio (“il fiore degli sportivi”), che nel corso degli anni Settanta diventò uno dei più noti a livello nazionale e non solo, arrivando ad affermarsi anche in Giappone. Erano i tempi della “Valanga azzurra”, con le vittorie in Coppa del Mondo, ai Mondiali ed alle Olimpiadi, di Gustavo Thoeni e Pierino Gros. Ed erano gli anni dell’affermazione dello sci come sport di massa. E proprio in quel periodo nacquero molte stazioni invernali, come Folgarida e Marilleva, e gli impianti del Doss del Sabion a Pinzolo. In quegli anni alcune riviste di sci avevano milioni di lettori (Nevesport, Sciare), ed al loro interno erano frequenti i servizi dedicati ai capi disegnati dagli stilisti di Bonomi. Solo in val Rendena erano più di 100 i dipendenti diretti, e moltissime erano le donne che lavoravano per “il Fiore”.
Poi sono arrivati gli anni ’80, la contrazione del numero di appassionati degli sport invernali, il cambiamento del mercato, le difficoltà finanziarie, le porte delle banche, anche locali, che si chiudono, e la conseguente cessazione dell’attività.
Ancora oggi Egidio vive in mezzo all’abbigliamento sportivo, nel piccolo negozio “Bonomi” vicino al vecchio municipio. E sulle due vetrine rivolte a mezzogiorno ha raccolto un po’ articoli e immagini de “il fiore degli sportivi”, una parte importante della storia di Pinzolo degli anni del boom economico.