Sintomo di un paese malato
Sintomo di un paese malato
Abbiamo notato grande dispiacere, che il locale “Giorgio Il Fornaio” non sarà più aperto la notte a causa delle lamentele riportategli.
Che dire, nessuna novità, anzi, parecchio prevedibile visti i casi passati a Pinzolo.
Come giovani residenti in questa località volevamo esprimere pubblicamente il nostro enorme dispiacere e delusione.
In primo luogo, volevamo fare i complimenti a Rossano e Giorgio per la brillante idea che hanno avuto, in quanto hanno FINALMENTE offerto a noi ragazzi pinzoleri e non una bellissima alternativa in cui ritrovarci e passare del tempo. Infatti, come di consueto, dopo una serata al Bocciodromo, potevamo concludere le nostre nottate in compagnia con ottime pizze e ciambelle.
Come giovani entranti nel mondo del lavoro, non capiamo come ci si possa lamentare di un locale che lavora molto la notte, grazie ai giovani. Infatti, non serve una laurea in turismo o economia per capire che i locali notturni sono frequentati principalmente da persone dalla giovane età. Ci sorprende come certe comunità siano anti-lavoro, anti-innovazione e anti-turismo. Certamente, un brutto esempio per noi. È per caso una colpa lavorare?
Secondariamente, per quanto riguarda le lamentele, che possiamo dire? Crediamo che quando ci siano gruppi di persone, un po’ di baccano sia legittimo. Cosa possiamo fare? È per caso un crimine? Ben vengano i gruppi di ragazzi che spendono e hanno voglia di uscire la sera. Come ci si fa a lamentare di avere tanta gente in una destinazione turistica? Dovrebbe essere bello che finalmente si ricominci parlare di Pinzolo come alternativa allo svago, anche in notturna. Finita la stagione, si ritornerà, purtroppo, al silenzio tombale, per la felicità dei lamentanti. Ma la gente si prende quando c’è, e per la felicità degli operatori turistici, bisognerebbe farlo durante la stagione.
Terzo, noi stessi dobbiamo capire che intorno a noi vi sono persone con diverse esigenze e vanno rispettate. Esagerare certe volte è sbagliato e speriamo chi si senta tirato in causa facci un esame di coscienza e capisca che egli/ella stessa/o vive in una comunità varia, con interessi, esigenze e stili di vita diversi.
Infine volevamo fare un appello a te, caro giovane che stai leggendo: PARTECIPA NELLA POLITICA DELLA TUA COMUNITA’ E FATTI SENTIRE, con qualunque (pacifico) mezzo!! Non rimanere in silenzio, perché come si dice, chi tace acconsente. Con educazione tutto è possibile, ma dobbiamo parlare, fare pressione, portare idee e far sentire le nostre esigenze. Altrimenti nulla cambierà e lamentarsi alla fine è troppo semplice.
Un gruppo di giovani pinzoleri.