In 4000 per Jack Savoretti sul Brenta
Ieri a Camp Centener sopra Madonna di Campiglio
In 4000 per Jack Savoretti sul Brenta
Grande successo per il primo appuntamento de i Suoni dopo la pausa di ferragosto che ha proposto un cantautore sofisticato come Jack Savoretti. Applauditissmo ha conquistato il pubblico con il suo grande talento e una grande umanità
Sono saliti davvero in tanti per seguire il concerto de I Suoni delle Dolomiti di oggi sulle Dolomiti di Brenta. Circa 4000 persone che si sono posizionate sui verdi prati di Camp Centener per ascoltare il loro beniamino Jack Savoretti che, direttamente dall’Inghilterra, è atterrato al festival trentino di musica in quota con una formazione acustica fatta di tastiere e chitarre per proporre una quindicina di brani incantevoli.
Molti quelli che hanno cantato ad alta voce i suoi testi, seguito – applaudendo a ritmo – le melodie, e anche chi non conosceva questo sofisticato e talentuoso cantautore angloitaliano è rimasto ammaliato da un mix vincente di ottima musica e umanità. Tanti i ringraziamenti a chi è salito a piedi, gli aneddoti legati alle canzoni, l’autoironia che hanno arricchito oltre un’ora di esibizione con brani che hanno riportato alla memoria voci e autori amati della grande tradizione americana e inglese.
La voce di Savoretti, vissuta e roca al punto giusto, sempre pronta ad addolcirsi, capace di essere ruvida e melodiosa allo stesso tempo, ha conquistato tutti in un crescendo di intensità con atmosfere molto originali e rimandi alla canzone d’autore, al pop, al rock, al country e persino al blues.
Al centro di tutto i temi eterni delle grandi canzoni come l’amore, le domande sulla vita e – particolare in Savoretti – il senso, il valore e la ricerca di una "casa" – come in "Home" o in "Other Side of" o nella commovente Soldier’s Eyes" – sia essa un luogo sicuro, un momento pieno di senso oppure semplicemente uno spazio intimo o un Paese, l’Italia, da scoprire e amare come figlio di un emigrato che torna, per l’appunto, a "casa".
E lo sguardo di Savoretti è come quello di un innamorato capace di vedere il meglio. Lui non smette di ricordare e ricordarsi quanto l’Italia ora lo stia premiando e quanto gli stia donando. Un legame fatto di successi certo, ma anche di radici riscoperte (in questo caso musicali) come nella bella rivisitazione di "Ancora tu". Dopo l’iniziale "Better Change" Savoretti si è lanciato in a "Sleep no more", nelle evoluzioni pop di "Sweet Hurt" e nella dolce malinconia di una canzone d’amore come "I’m Yours".
Non manca certo di guardare al mondo Savoretti, partendo sempre da esperienze personali, come fa ad esempio con "Deep Waters" che racconta le insidie dell’industria discografica e dell’importanza di circondarsi di persone che credano nel tuo progetto.
Veloce e tambureggiante "We are Bound" ha introdotto l’anima più country di Savoretti che si è mossa al ritmo di "Crazy Foul" ribadendo ancora una volta i molti riferimenti sonori di questo artista. Applauditissime sono giunte infine anche "Not Worthy", "Only You" e "When we were" mentre il saluto alle migliaia di fan entusiasti è arrivato con il richiestissimo bis "Changes".