Statale del Caffaro: abbattuto l”™ultimo diaframma della galleria
I lavori della circonvallazione termineranno nell’ottobre 2018
Statale del Caffaro: abbattuto l’ultimo diaframma della galleria “Castel Romano” nel Comune di Pieve di Bono
Con l’ausilio di un mezzo meccanico è stato abbattuto questa mattina l’ultimo diaframma della Galleria naturale “Castel Romano”, nel Comune di Pieve di Bono, nell’ambito dei lavori di realizzazione della circonvallazione sulla statale del Caffaro. Si è quindi ultimata la fase relativa allo scavo in sotterraneo della galleria, della lunghezza di circa mille metri, con l’abbattimento delle ultime rocce, a circa 200 metri dall’imbocco sud. Il cantiere per la circonvallazione è invece complessivamente lungo circa quattro chilometri. I lavori, che dovrebbero terminate nell’ottobre 2018, stanno quindi proseguendo nel rispetto della tabella di marcia. "E’ un’iniezione di fiducia – ha sottolineato il governatore Ugo Rossi – in un Paese in cui esistono per gli appalti pubblici regole molto complesse. E’ il successo di un territorio dove le imprese sanno lavorare bene, assistite da una pubblica amministrazione che funziona e in cui grazie all’Autonomia si può decidere in quale settore investire, facendo un bell’esercizio di democrazia e di responsabilità".
“C’è soddisfazione – ha confermato l’assessore provinciale alle infrastrutture e ambiente Mauro Gilmozzi – nel constatare che si sta rispettando il cronoprogramma ipotizzato per la realizzazione di un’opera così importante per la viabilità di questo territorio e dell’intera provincia visto che riguarda una strada che è una vera e propria porta di accesso al Trentino. Grazie ad un costante rapporto con le istituzioni locali siamo riusciti a dare risposta a molte delle istanze del territorio”. Ora si procederà con la realizzazione dell’impermeabilizzazione e degli impianti come il sistema di illuminazione, la ventilazione, i dispositivi antincendio.
L’ingegner Sergio Collini, che ha parlato per le imprese impegnate nel cantiere, ha ricordato quante incognite vi siano nella realizzazione di una galleria e si è detto soddisfatto anche sotto il profilo della sicurezza nel cantiere.
Di momento storico per la comunità, che aspettava quest’opera da tempo, ha parlato il sindaco di Pieve di Bono – Prezzo Attilio Maestri.
Il presidente della Comunità delle Giudicarie Giorgio Butterini ha invitato a ricordare come, pur in un momento generalmente non facile per l’economia, in Trentino si fanno ancora importanti investimenti in opere pubbliche.
L’opera
I lavori di realizzazione della circonvallazione sulla statale 237 del Caffaro nel Comune di Pieve di Bono, dell’importo complessivo di circa 36.255.000 euro, sono stati consegnati per la realizzazione il 22 agosto 2016. Saranno ultimati entro il 17 ottobre 2018.
I lavori sono stati aggiudicati all’A.T.I. Collini Lavori S.p.a. con sede a Trento (capogruppo), Costruzioni Casarotto S.r.l. con sede a Villa Agnedo (Tn), Misconel S.r.l. con sede a Cavalese (Tn), Ediltione S.p.a. con sede a Tione (Tn).
Le opere consistono nella realizzazione della circonvallazione sulla statale 237 del Caffaro nel tratto che interessa l’attraversamento di Pieve di Bono e delle frazioni, dal chilometro 71,100 (Cologna) a 75,00 (bivio per Daone). La soluzione progettuale individuata si sviluppa principalmente sulla sinistra orografica del torrente Adanà. L’intervento ha inizio ai Forti di Lardaro, subito dopo il nuovo svincolo per la strada provinciale 27 di Val Daone, si abbassa quasi subito in affiancamento alla statale 237 esistente fino a raggiungere l’alveo del torrente Adanà che è scavalcato mediante un viadotto della lunghezza 132 metri circa. Il tracciato prosegue poi su un terrazzamento naturale abbastanza esteso, in sinistra idrografica del torrente fino al nuovo svincolo per la zona industriale di Creto e per l’abitato di Por. Successivamente si trova l’imbocco nord, nel lato verso Trento, della galleria naturale Castel Romano, che si sviluppa per circa mille metri e termina in direzione di Brescia in una rotatoria di svincolo, innestandosi nuovamente nella statale 237 prima dell’abitato di Cologna. Lo sviluppo totale del tracciato è di circa 3875 metri.
Il direttore dei lavori è l’ingegner Paolo Nicolussi Paolaz, il coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione è il geometra Franco Micheli, il responsabile del procedimento è l’ingegner Luciano Martorano.
Stato di avanzamento dei lavori
Dopo la realizzazione delle opere preparatorie attinenti alla consegna dei lavori, quali la bonifica bellica, lo spostamento provvisorio di una tubazione del gas di media pressione, lo spostamento di fibre ottiche, lo spostamento del traliccio Terna e la realizzazione di barriere paramassi, l’impresa esecutrice ha sviluppato le lavorazioni su tutto il tratto interessato dai lavori.
Sono in fase di ultimazione, con il materiale proveniente dagli scavi della galleria principale e della galleria di servizio, le terre armate in località Lardaro, in prossimità del Torrente Sadacla e a monte dell’area Bic.
Sono stati realizzati i pozzi di ancoraggio dell’arco del ponte sul torrente Adanà e le relative spalle in cemento armato. Per la fine del mese di settembre cominceranno le operazioni di montaggio del ponte.
E’ stato realizzato il tombino in acciaio sul torrente Sadacla e sono stati ultimati anche i sottopassi in cemento armato di alcune strade comunali, si stanno ultimando anche i lavori relativi alla costruzione delle murature di sostegno della sede stradale e della futura viabilità ciclabile che corre parallelamente al tracciato principale.
A sud, in prossimità dell’abitato di Cologna è stata realizzata la rotatoria che in futuro permetterà l’accesso all’abitato di Pieve di Bono, mentre si sta realizzando la “berlinese” (palizzata di micropali) presso lo svincolo Nord.
Sul rispetto delle regole di trasparenza e legalità nelle procedure e quelle sulla sicurezza e regolarità del lavoro delle maestranze era stato firmato, per questo cantiere, un accordo tra Provincia di Trento, imprese, associazione costruttori edili e sindacati delle costruzioni.
Il prossimo passo
Parallelamente alla circonvallazione stradale, la Provincia e la Comunità delle Giudicarie stanno ragionando sul progetto per lo spostamento della tubazione principale di trasporto del gas metano che attraversa l’abitato di Pieve di Bono attraverso la costruzione di una nuova condotta di bypass, dotata di maggior capacità, lunga circa 4 chilometri all’esterno della galleria stradale. Questo intervento, reso possibile ora grazie alla presenza del cantiere stradale e che consentirà di evitare ulteriori aggravi per l’utenza, rientra nella strategia adottata per consentire lo sviluppo della metanizzazione di una parte del territorio trentino: l’intervento infatti risulta indispensabile per consentire la chiusura ad anello delle tubazioni principali di trasporto del gas (tratto Tione di Trento- Riva del Garda) nonché per dare la possibilità di sviluppare il servizio pubblico di distribuzione del gas in Val Rendena e nelle Giudicarie esteriori.