16 agosto: a Campiglio Futurismo e Cerro Torre
Nell’ambito della manifestazione “Futurismo Alpino”, organizzata a dall’Apt Campiglio-Pinzolo-Val Rendena, domenica 16 agosto verrà proiettato al Centro Congressi di Madonna di Campiglio il film “C’è pane per i tuoi denti” (Patagonia, 1958) sulla spedizione trentina in Patagonia del ’58 con Bruno e Catullo Detassis, Cesare Maestri, Marino Stenico, Luciano Eccher e Cesarino Fava. Il filmato ripropone alcune immagini inedite girate da Luciano Eccher e traccia un profilo biografico degli alpinisti. Un viaggio per immagini nel contesto sociale, storico e alpinistico del Trentino di cinquant’anni fa. La serata sarà aperta dalle toccanti arole di Bruno Detassis, uno straordinario uomo di montagna
Saranno presenti Massimo Cirri (conduttore radiofonico, psicologo e autore teatrale italiano), Roberto Floreali (artista e studioso di futurismo), Maurizio Nichetti (sceneggiatore, attore, regista e conduttore), Alessandra Possamai Vita (docente di Storia dell’Arte Moderna, Contemporanea e delle arti Multimediali presso il Conservatorio “Pollini di Padova), Maurizio Scudiero (storico dell’arte, tra i massimi studiosi italiani di Futurismo), Piero Rattin (sacerdote trentino e docente allo STAT), Monsignor Iginio Rogger (studioso e direttore del Museo Diocesano di Trento), Marco Vannini (esperto e scrittore, studioso della mistica) e Cesare Maestri (è soprannominato “il ragno delle Dolomiti”. Fu il primo alpinista ad effettuare salite in solitaria sul VI grado ed il primo a discendere in arrampicata su difficoltà dello stesso grado. Nel 1959 partecipò, con Toni Egger e Cesarino Fava, ad una spedizione al Cerro Torre. La spedizione, che affrontò la parete nord, vide la morte di Ton Egger per una valanga durante la discesa. Ha ottenuto molti importanti riconoscimenti per la sua attività alpinistica. Da sempre si batte per il rispetto dell’ambiente. Si interessa in particolare dell’educazione alpina ed ambientale dei più giovani).
Come si puo’ notare, nella presentazione di Cesare Maestri non si fa menzione della conquista al Cerro Torre del ’59. Finalmente anche a Campiglio, come da decenni in tutto il resto del mondo, si celebra il fortissimo alpinista per le sue straordinarie imprese nelle Dolomiti e non per la sua presunta conquista del Cerro nel 1959. (vedere “Cesare Maestri in cima al Torre? Non c’è mai stato” >>>)