Adamello Brenta: ‘E’ ora che la Provincia azzeri la Giunta del Parco’
Adamello Brenta: ‘E’ ora che la Provincia azzeri la Giunta del Parco’
– comunicato –
È notizia di oggi che la Procura regionale della Corte dei Conti ha citato in giudizio i vertici del Parco Adamello Brenta, fra cui il Presidente Joseph Masè, la Giunta, il già noto alle cronache ex direttore Silvio Bartolomei e il sostituto direttore Massimo Corradi.
Alle persone in questione sono state contestate ancora le spese per l’acquisto (sempre al confine tra l’inutile e il conflitto di interessi…) di software per la gestione amministrativa di enti pubblici e privati, che avrebbe procurato un danno erariale di oltre 60.000 Euro; ai citati inoltre sarebbero state respinte tutte le controdeduzioni depositate, evidentemente ritenute ai limiti del surreale.
AGIRE per il Trentino segue le vicende del Parco Naturale da ormai due anni, e anche in riferimento a questa ennesima grana giudiziaria aveva duramente criticato l’attuale conduzione del Parco. Purtroppo le istituzioni trentine hanno sempre minimizzato, se non addirittura negato, preferendo imitare gli struzzi, come da copione: il Comitato di gestione, che avrebbe le competenze per intervenire, non ha speso una sola parola sugli innumerevoli scandali giudiziari nonostante si sia riunito di recente a Strembo, mentre la Giunta Provinciale di Trento, oltre a fare orecchie da mercante alle interrogazioni che ho presentato in questi anni, non ha esitato un momento nel concedere al Parco un contributo di oltre 2,5 milioni di Euro, senza prima pretendere le basilari condizioni di trasparenza tanto necessarie quando si usano soldi pubblici.
Visto e considerato quest’atto di citazione sarebbe finalmente ora che la Provincia autonoma di Trento chiedesse l’azzeramento della Giunta del Parco, soprattutto a tutela dell’immagine dell’Istituzione Parco stessa, dei nostri territori e dei tanti dipendenti che onestamente vi lavorano. Continuare a restare in silenzio sperando che la situazione si risolva magicamente da sola sarebbe oltremodo ridicolo, nonché un atteggiamento di complicità di questo degrado istituzionale.
Cons. Claudio Cia, AGIRE per il Trentino