Vorrei dire due parole a Michele Cereghini
Vorrei dire due parole a Michele (Finalmente qualcuno s’è mosso! >>>) che ha preso posizione sui ritardi nello sfalcio erba lungo le strade statali. Ovviamente tutto ciò va a ripercuotersi sull’operato dei cantonieri che hanno il compito di svolgere materialmente tale lavoro anche se dalle sue parole non appare chiaro questo aspetto. Purtroppo unita alla primavera molto piovosa si aggiunge il fatto che i preposti ad individuare ed incaricare le ditte che sono dotate di trattori con braccio falciante per eseguire il lavoro, motivando la mancanza di risorse, a tutt’oggi non ne hanno ancora predisposto l’arrivo, ( È un po’ come ai primi di dicembre quando non sono ancora individuate le ditte coadiutrici per lo sgombero neve) o puramente sempre per i motivi esposti sopra se ne è incaricata una soltanto che deve coprire gran parte del territorio, Cosicché unito al fatto che a causa delle severe norme di sicurezza è impedito a noi operatori di poter svolgere lavori di taglio erba comprese le piccole rifiniture intorno ai segnalimiti e banchine con guard-rail con strumenti a mano, è inevitabile che purtroppo nel frattempo l’erba cresce. Inoltre in questi anni la scure della spinding rewie si è abbattuta anche sulle squadre, che a causa dei numerosi pensionamenti vengono decimate e accorpate con un aumento massiccio di chiilometri da gestire fra statali e provinciali. Purtroppo caro Michele i tempi sono cambiati e "l’stradin cul Fer da sagar" lungo le strade non esiste più, e io che ho vissuto marginalmente quell’epoca ne provo nostalgia.
Angelo Marini