Piccoli di capriolo e cervo: guardare e non toccare!
Se "contaminati" dall’uomo rischiano di essere abbandonati dalla madre
Piccoli di capriolo e cervo: guardare e non toccare!
La fine della primavera coincide con la stagione dei parti di capriolo e cervo. In questo periodo può capitare di imbattersi, nell’erba alta di un prato o nel fitto del bosco, in un cucciolo nato da poco, che non reagisce alla presenza dell’uomo e che può sembrare abbandonato. Ma non è così. Gli animali stanno bene e nei primi giorni di vita questo comportamento istintivo li mette al riparo dal rischio di essere predati.
Per garantire la loro sopravvivenza non bisogna toccarli, ma lasciarli dove sono e allontanarsi rapidamente, così la madre può tornare ad accudirli. Se li tocchiamo e lasciamo loro addosso il nostro odore la madre, che si è allontanata solo temporaneamente, al suo ritorno può non riconoscerli più e, a questo punto, abbandonarli.
In generale nel caso in cui si ravvisassero chiari segnali che qualcosa non va in esemplari di fauna selvatica vale comunque la regola di non toccarli mai; è opportuno invece contattare i forestali (335-7705966 h 24) che faranno le verifiche necessarie ed adotteranno eventuali provvedimenti, quali ad esempio il ricovero in strutture per la cura e riabilitazione.