CENTRALE RIO BEDU”™: Minoranza ‘facilona’ e smemorata
CENTRALE RIO BEDU’: Minoranza “facilona” e smemorata
In merito al progetto di realizzazione di una centrale idroelettrica sul Rio Bedù Mauro Chiodega, sindaco del Comune di Pelugo ente capofila dell’iniziativa, puntualizza sulla questione sollevata dalla propria minoranza.
Considerata la delicatezza dell’argomento e l’impegno profuso da inizio mandato per cercare di dare un futuro ad un’opera ricevuta in eredità senza alcuna copertura finanziaria (nemmeno un accantonamento simbolico!) o qualsivoglia analisi di fattibilità economico-finanziaria, non può che dissentire rispetto a quanto dichiarato dalla stessa nel corso della settimana.
Lo schema di finanziamento approvato nell’ultima seduta del Consiglio Comunale nasce da una scelta ragionata e condivisa, frutto di un lungo percorso non privo di ostacoli, a cui le amministrazioni di Pelugo e Spiazzo sono giunte con il supporto di consulenti ed esperti del settore, sia in ambito economico-tecnico, sia giuridico.
Una scelta che non toglie in alcun modo la proprietà dell’opera ai due Comuni, ai quali resta anche la titolarità della concessione, la cui realizzazione non sarebbe possibile allo stato attuale delle cose senza l’adozione di forme di partenariato pubblico/privato, a differenza di quanto affermato (in maniera convinta?) dai consiglieri di minoranza.
Pur essendo più che favorevole all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, il sindaco ci tiene a sottolineare come la questione non possa essere banalizzata o ricondotta a proclami o soluzioni superficiali ma vada invece affrontata in tutta la sua complessità, considerate le importanti risorse spese per il progetto dalla precedente amministrazione, quelle impegnate annualmente da entrambi i Comuni in virtù della concessione di derivazione d’acqua ottenuta, e quelle necessarie alla costruzione dell’impianto pari a 3.400.000,00 euro che, sulla base della convenzione stipulata a suo tempo, sarebbero da suddividersi al 50% tra i due Comuni.
E sorride alle accuse mosse dalla propria minoranza che lamenta di non essere stata coinvolta e informata circa gli sviluppi della questione, poiché il percorso compiuto è stato assolutamente trasparente e documentato con atti discussi sia in Consiglio Comunale che in Giunta, regolarmente inviati agli stessi consiglieri nei termini previsti.
Una minoranza “simpaticamente incoerente e smemorata”, che dimentica le azioni compiute in passato e dichiara ora inutili se non addirittura dannose opere che la stessa ha promosso, il cui stralcio non sarebbe comunque sufficiente a perseguire l’obiettivo!